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Caltanissetta: Scuola, un libro-ricerca sulla percezione della disabilità

Benfante Picogna_ PiraLa disabilità come viene percepita e vissuta in una delle principali istituzioni formative: la scuola. Una fotografia dell’esistente attraverso un’indagine con un campione interessante è quella fatta da due docenti, Francesco Pira e Salvatore Benfante Picogna in un libro “Ricerca sulle percezione della disabilità nelle scuole della provincia di Caltanissetta” pubblicato per i tipi di Libreria Universitaria.it Edizioni.
Nell’indagine svolta nel territorio della provincia di Caltanissetta sono stati coinvolti: alunni non disabili e disabili, genitori, docenti curriculari e di sostegno e dirigenti scolastici.
Un lavoro complesso di raccolta dati e di analisi durato più di due anni che ha visto coinvolti 24 istituti scolastici della provincia di Caltanissetta nell’ambito di un progetto GLIP (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale) che opera presso l’Ambito Territoriale di Caltanissetta dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia.
La ricerca si è svolta con la collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Udine, dove Pira ha lavorato fino al marzo 2013 prima di trasferirsi all’Università di Messina, dove oggi insegna.
Le prefazioni al volume sono infatti firmate dai professori Antonio Gruttadauria, Dirigente dell’Ambito Territoriale di Caltanissetta (ex provveditorato agli studi) e Mauro Pascolini, Direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Udine.
“Il libro ricerca – spiegano Francesco Pira e Salvatore Benfante Picogna – propone un quadro molto interessante sul vissuto della disabilità all’interno di una comunità significativa come quella della scuola. Un collage di esperienze, aspettative di persone che in modo diretto e indiretto affrontano la disabilità ogni giorno. La disabilità rappresenta un tema complesso e non abbiamo la pretesa di avere con questo lavoro individuato tutti gli aspetti che ci consentano di progettare la risposta definitiva, ma riteniamo che costituisca un’opportunità cruciale per iniziare un percorso che possa trovare le giusti risposte a tante domande”.

Salvatore Benfante Picogna
Salvatore Benfante Picogna
I dati contenuti nel volume sono davvero interessanti: il 63% dei docenti di sostegno, il 61% di quelli curriculari, il 52% dei dirigenti scolastici, il 32% dei genitori di alunni disabili e il 42 % di alunni non disabili sostiene che “vivere con persone disabili aiuta a sviluppare comportamenti pro-sociali e altruistici” e quindi ritiene la disabilità una risorsa.
Tutti gli intervistati affermano che l’esperienza a contatto con i disabili è certamente positiva ma al tempo stesso ognuno dei gruppi intervistati fa emergere delle problematicità importanti. I genitori affrontano le difficoltà con l’ambiente e di relazione con i docenti e l’istituzione scolastica. Stessa difficoltà che evidenziano i docenti e i dirigenti e in particolare i docenti di sostegno che raccontano di una frustrazione se pensano al successo del proprio intervento formativo nel tempo. Vi è poi l’analisi delle risposte dei dirigenti scolastici che ravvisano nella dotazioni economiche e organizzative la maggiore problematicità.
Francesco Pira
Francesco Pira
Sempre secondo gli autori : “i dati , che offriamo nel libro-ricerca per una riflessione – sottolineano Pira e Benfante Picogna – hanno evidenziato come il fattore culturale sia fondamentale per tracciare la strada e per imprimere un vero cambiamento in ciascuno di noi”.
Apprezzamento per il lavoro svolto da Pira e Benfante Picogna nelle prefazioni dei professori Gruttadauria e Pascolini.
“L’auspicio –rileva Gruttadauria – è che la pubblicazione diventi strumento di lavoro propedeutico per tutte le altre azioni che scuola metterà in atto nel delicato e sempre più complesso processo di inclusioni degli alunni disabili”.
Per Pascolini :”i risultati raccolti nel volume sono a dimostrare quanto l’inclusione di bambini e adulti con disabilità nell’educazione sia importante, in quanto l’educazione contribuisce al benessere personale, mentre l’esclusione genera dei costi sociali ed economici elevati e non degni di una società moderna”.
Un lavoro di analisi che può essere utile per proseguire un concreto lavoro per l’inclusione degli alunni diversamente abili nelle scuole italiane.
“ La cultura dell’integrazione, come scrivono Pira e Benfante Picogna, si porta avanti anche con gioia e le tante buone pratiche già progettate e sviluppate che fanno ben sperare”

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