domenica , Dicembre 8 2024

Un tour di artisti ispirato al rispetto del paesaggio nella Sicilia

Un tour di artisti, ispirato al rispetto del paesaggio, nella Sicilia con poca, forse solo apparentemente, memoria storica e non attenta alla bellezza del suo territorio ed ai grandi viaggiatori che l’hanno attraversata (0) (1)

americani-in-sicilia-luglio-43-robert-capaQuando il Paesaggio e l’architetture si rispettano e su tali valori intervengono l’opera creativa della cultura e dello spirito umano, sia laico che religioso, gli uni e gli altri attratti per umana reciprocità, dannoorigine a grandi filoni artistici. Ciò avviene ovunque vi sia un popolo dotato di notevole sviluppo culturale, un territorio di gradevole aspetto ed attrattività tali da ispirare artisti, fotografi, letterati etc…, dove vi sia una storia da raccontare e rappresentare, una natura ed un ambiente armoniosi e rispettati dall’uomo, tra cui intercorre una pacifica simbiosi. Tante terre in cui l’arte è stata ispirata e favorita dalle bellezze naturali e dalla storia dei popoli.
Una tra queste si caratterizza per ricchezze naturali, ambientali, paesaggistiche e storico-culturali: è la SICILIA, terra di grandi storie, di varie culture, di bei territori, anche se non di rado abbandonati, degradati e violentati per lasciare posto a speculazioni edilizie, a trasformazioni del territorio, ad insediamenti industriali, ma anche terra dalle forti tinte e vivaci colori, dove agiscono il sole, il mare e il clima, ossia l’energia vitale che forgia lo spirito umano, la cultura, l’intelligenza e la sensibilità: questo è il dna del popolo siciliano misto ad un “arabesque storico-letterario-artistico” che ha fatto da culla alla storia dell’arte siciliana che a sua volta ha arricchito il territorio, facendo risplendere un paesaggio unico ma variegato nello stesso tempo facendolo divenire quasi un mosaico a cielo aperto.
In SICILIA, i beni naturali, i luoghi e i paesaggi hanno sempre emozionato i grandi uomini ma anche la gente comune sia abitanti che turisti. Occorre evidenziare che non soltanto vi hanno operato grandi artisti e letterati. Vanno degnamente ed obiettivamente valorizzati anche le grandi opere degli artisti locali, le cui opere fanno a gara con quelle dei grandi proponendo un tour espositivo, ricco di proposte autoctone, che attraversa l’Isola per incontrare i turisti, gli amanti e cultori delle Arti pittoriche, talvolta scelte per naturali vocazioni, esternate spesso da autodidatti e da scelte di lavori creativi ispirati dalla bellezza del paesaggio.
Dopo Alcamo la mostra “Aspetti architettonici e paesaggistici Siciliani”, nata da un’idea di due artisti e critici, Scorsone e Caracozzo, sabato 19 luglio alle ore 19 sarà al Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo, nel Messinese e sarà visitabile fino all’8 Agosto, realizzando la seconda tappa dell’itinerario programmato per l’intera estate.
Dall’esempio dei pittori, anche i fotografi prendono le mosse per presentare la nuova arte della fotografia digitale e delle tecniche innovative. Né è una dimostrazione, la Mostra dei Fotografi promossa dalla intraprendenza di Santo Eduardo Di Miceli.
Mentre numerose sono le iniziative in corso ai Cantieri della Zisa di Palermo ed il noto maestro della fotografia Scianna presenta una sua antologica a Ragusa.
Sgarbi non dimentica il suo amore per la Sicilia e la sua vocazione promozionale di scopritore di talenti tra gli artisti dell’Isola. da organizzatore critico, storico, propositivo ed inventivo di grandi eventi di cui la Sicilia gli è grata.
Così nasce la mostra ideata da Gianni Filippini, organizzata da Shicon Europe,Exa-Mondi Nuovi e artemisia Group,in collaborazione con la Fondazione Roma-Mediterraneo, che ad ottobre parteciperà alla riapertura di Villa Zito con la mostra “Di là dal Faro, paesaggi e pittori siciliani dell’Ottocento”, e Sgarbi inaugura “Artisti di Sicilia da Pirandello a Iudice”, presso lo Stabilmento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica ed ora visitabile a Favignana fino al 12 ottobre (3).
Sgarbi ci ricorda la scoperta del ceramista Carmelo Giallo, incontrato a Burgio, coinvolto dal Cesifop nei corsi di ceramica di Burgio, Bisacquino, Giuliana, Contessa Entellina del Cesifop e presentato da Sgarbi a Venezia.
Ed i Musei diocesani della Sicilia, in una azione promozionale, generosa ed educativa, in continuo progress, non si stancano nel presentare i loro programmi interni didattici per educare alle Arti i ragazzi ed i giovani disoccupati, e trasmettono nei loro messaggi, immagini sui Beni culturali ed architettonici della Sicilia, quasi un invito generalizzato a tutti i cittadini a preservarli, valorizzarli per la fruizione, in un servizio reso dalla Chiesa alle opere creative dell’umanità, al patrimonio lasciato ai loro contemporanei ma per sovvenire ai bisogni della presente e della futura società.
In questa logica opere architettoniche e paesaggi si compenetrano, nel rispetto reciproco per il bene della comunità, Chiese e teatri, castelli e ville, musei dell’arte e della scienza, pitture e sculture, edifici pubblici, stadi e boschi, parchi, riserve, grotte, siti archeologici.
Forse nella nostra Isola sono stati i Greci tra i primi architetti a rispettare ed esaltare i luoghi, i paesaggi della Sicilia per onorare le divinità e raccontare, nei teatri di pietra, ospitali e illuminati dal sole al tramonto e poi dalla luna e dalle stelle, le imprese degli eroi ed i valori degli uomini nel tragico e difficile cammino della vita dei popoli mediterranei, da sempre costretti alla mobilità per scelta o per necessità esistenziale, dettata dalle guerre e dal lavoro.
E sono stati i monti, i promontori, i fiumi, (il paesaggio vario, frastagliato), le grotte a mare, i vulcani, (con i vicini Ciclopi) i boschi (oggi a rischio di estinzione) a proteggere i Sicani, prima che imparassero ad accogliere e convivere con i nuovi arrivati.
Lo sospettano i curatori della presente Mostra sugli “Aspetti Architettonici e Paesaggistici Siciliani“, al primo Tour estivo in Sicilia, da Alcamo, Palermo, Catania, Messina, Mistretta e Sant’Angelo di Brolo, mostra nata da un’idea dei due intraprendenti operatori culturali Sebastiano Caracozzo e Francesco Scorsone (1), che con Santina Rondine e Vinny Scorsone, accompagneranno quaranta artisti siciliani, eterogenei nello stile, ma vogliosi di rappresentare “un genere specifico, quello paesaggistico-architettonico“, spesso trascurato dal vandalismo dell’ “usa e getta”, anche del panorama, senza memoria, neppure storica delle Arti Italiane e Sicule (3).
All’evento hanno dato il loro patrocinio Emiro Arte, Studio 71, la Fondazione La Verde-La Malfa di San Giovanni La Punta, Il Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo Messina (che ospiterà la Mostra a partire dal 19 luglio), da Ricerc.Arte, Arte-Stop, ed altre associazioni, in quella gara nobile dell’associazionismo culturale che abbiamo registrato ed in altre occasioni, partecipando agli eventi dell’UCAI, dell’Ottagono Letterario, di CNTN, di Arte e Cultura, di Pur Tuttavia, di Terramia, dell’Agorà del Triona, dei citati Musei diocesani, così attenti ai restauri degli Oratori, degli Organi delle antiche Chiese, per la piena fruizione del culto e dei visitatori, che ne richiedono l’apertura, anche con la collaborazione del volontariato dei laici delle Chiese, ricche di opere d’arte e di storia della Fede popolare (5).
E gli effetti si riversano nell’azione culturale di molti Comuni da Bisacquino a Chiusa Sclafani, a Palazzo Adriano, a Corleone, a Campofiorito, a Prizzi, a Contessa Entellina, a Giuliana, comuni di riferimento per pellegrinaggi religiosi della diocesi di Monreale, ed ancora a Camporeale, a Cefalù, a Polizzi, a Cefala Diana, nel palermitano e poi a Sambuca di Sicilia,a Burgio, a Sant’Angelo di Brolo, a Mistretta ed infine ancora a Catania ed Palermo nella Chiesa di San Giorgio dei Genovesi (dal 20-30 settembre).
Scrive F. Scorsone, per la direzione artistica della Mostra, nel presentare gli appuntamenti estivi in youtube: Collettiva-Aspetti Architettonici e Paesaggistici Siciliani: “….Ci siamo proposti di rappresentare la nostra cultura, le bellezze del nostro paesaggio, le nostre istanze e, perché no, anche il nostro grido di dolore per ciò che giorno dopo giorno viene sottratto al pubblico per un interesse privatistico becero e incolto: La Sicilia è un luogo bellissimo che non si può non amare”.
Anche per questo amore Santina Rondine, invitando i giovani alla successiva sosta della mostra a Mistretta( dal 10 al 20 agosto), conferma la volontà crescente degli Enti Locali alle manifestazioni artistiche, alla fruizione dei Musei e delle Biblioteche, degli Archivi storici, dei Castelli e delle Ville storiche.
Ed un merito al risveglio delle Arti non può non cogliersi nelle citate iniziative promosse dalla Galleria 71, dall’UCAI, da Arte e cultura TV, da Crea-Video, da un Associazionismo laico e religioso sul quale ci siamo con insistenza intrattenuti.
C’è una svolta culturale che privilegia le arti, avvertita e manifestata principalmente da alcuni Enti Locali, inventivi e coinvolgenti i cittadini e l’associazionismo, con tanta voglia di uscire dalla crisi, dai giovani e da tanti spiriti eletti tra gli anziani, del mondo intellettuale siciliano, quasi per fare eco al pensiero di Cicerone (15) che, nel “l’Arte di invecchiare”, fa dire a Marco Catone il vecchio: ”le armi più efficaci per difendersi dalla vecchiaia sono le arti e la pratica delle virtù, che se coltivate a ogni età, quando si è vissuto a lungo e intensamente, producono frutti meravigliosi, (non solo perché non ci abbandonano mai, nemmeno nell’ultimo periodo dell’esistenza, sebbene poi sia veramente questa la cosa più importante, ma perché la coscienza di una vita ben vissuta e il ricordo di molte buone azioni sono motivo di grande felicità”.
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“La nostra cittadina, ( crive S.Rondine, parlando del comune di Mistretta, ove sosterrà dal 10 agosto l’evento della nostra nota, è atta ad accogliere con entusiasmo e partecipazione le diverse mostre, che ogni anno vengono proposte dalle varie associazioni, regalando all’intera comunità momenti di di svago, ma anche di incontro con l’arte nelle sue più svariate forme. Anche questo diventa motivo di crescita culturale, soprattutto se il pubblico che viene coinvolto è un pubblico giovane, perché è proprio a loro che bisogna far capire che tutto ciò che ci circonda in fondo è arte. La creatività dell’uomo è manifesta nelle case, nei palazzi, nelle chiese, nelle strade in ogni singolo particolare di essi. Basta guardarci attorno per capire che tutto quello che c’è stato tramandato, lo dobbiamo custodire, apprezzare e tramandare ai posteri.” E ciò, se come ha scritto Johann Wolfang von Goethe, dopo il suo viaggio in Sicilia: L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. E’ in Sicilia che si trova la chiave di tutto”.
E la Sicilia, nel catalogo dell’evento al nostro esame, raccoglie una lirica della critica artistica Vinny Scorsone: ”Terra, terra di miti e templi, di teatri e palazzi, di dei e lestofanti…. Terra di castelli e masserie, di rocche e Maccalube, / terra di roccia e di mare, di argilla e di sabbia, di lava e di zolfo, di sangue e d’ossa /terra di lumie e di arance, di zagara e gelsomino./….Terra di legacci e cemento, di fiori e di grano. /Terra, terra arroccata sul monte, scavata dai fiumi secchi, sfigurata e violentata, /…..Terra, mia bellissima terra che sa di sale e di mare / Terra di Sicilia e terra d’Italia /Isola e culla, cuore mediterraneo, /Isola d’accoglienza e integrazione. /Isola isolata e dimenticata in cerca di futuro”.
Amore da suscitare ed alimentare negli artisti e nei cittadini ed orgoglio di sicilianità nelle parole della Scorsone, attivamente partecipe all’organizzazione dell’evento, alla cui preparazione e allestimento ha partecipato ed: ”E’ stata una sorpresa rendersi conto di quanto la Sicilia sia estranea oggi alla maggioranza dei suoi artisti, forse troppo protesi ad un’arte più europea e lontana o forse troppo preoccupati di non scadere nell’ovvio e nel sentimentalismo”… mentre raccontare la propria terra porta inevitabilmente a fare delle considerazioni su noi stessi e sul periodo che attraversiamo.
Ben venga al riguardo Sgarbi quando suscita interesse e non solo museologico attorno agli artisti siciliani.
Eppure gli artisti siciliani da Antonello da Messina a Piero Novelli, a Giacomo Santoro, ai Ferraro di Giuliana e di Castelvetrano, studiati da A.G.Marchese, a Lo Zoppo di Ganci non hanno lesinato il “paesaggio”, così presente, nella modernità in Pippo Rizzo, come nel concittadino corleonese Ridulfo, (le cui opere sui boschi di Ficuzza, Tagliavia, Godrano, Roccamena, sono rintracciabili solo in Germania, in Svizzera, negli USA, in Canadà nel cuore delle case dei nostri emigrati, nelle sculture dei Governale di Corleone, in Terruso il Monrealese emigrato a Milano, in Fausto Pirandello, in Venera Carini (14), in Sebastiano Lo Cicero (10), in Raffaele Leone (16); che solo nel mare vede il paesaggio non deturpato da fare precedere come una cornice di azzurro le sue pitture, inserendovi i palazzi e le Chiese, fuggiti alle devastazioni.
Ed ancora ci piace ricordare la serena bellezza dei paesaggi di Mirabella, il mondo agricolo di Giambecchina, Madè, F.Nocera, E.Matera, Pippo Forte, Aida Vivaldi, ricercata dalle Mostre della Spagna (11), di Falcone, scenografa e pittrice stimata in Germania, come Antonino Anselmo, il camporealese tra i più noti artisti siciliani in Germania, che regala un’antologica delle sue opere pittoriche al Museo di Camporeale, contribuendo a fondarlo. Accanto il maestro Guttuso ove il paesaggio, si fa popolare, speranzoso, entra nelle lotte per la terra, penetra nelle periferie e nel Centro Storico, si ferma alla Vucciria e prima che allo Steri, le sue verdure ed i limoni li manda al Museo di Mosca, con le armi che uccidono la libertà e la crescita.
Ci mancano il critico d’arte Giuseppe Mendola, Cappuzzo, Ales, Carbone, Fiorentino, Rossi, i fotoreporter Alberto Manzo e Turi Rubino per riferirci dei tanti artisti intervistati, che non hanno trascurato il paesaggio dell’Isola e che accompagnavano alla ricerca di spazi espositivi.
Ora per gli artisti del “paesaggio”, tanto caro all’evento delle Associazioni palermitane ed a Francesco d’Assisi a cui si ispira papa Bergoglio, si cercano, si restaurano, si allestiscono nuove sale, presso i Musei diocesani di Palermo, Monreale, Alcamo, Catania, Agrigento, Siracusa, Messina, perché ai Santi, in difficoltà, nell’opinione popolare, a procedere nelle vie cittadine, si accompagnino con i corsi di didattica e gli stage presso i laboratori di restauro, le beatitudini, che gli artisti ricercano ed imprigionano nelle tele e nelle fotografie per elevare un inno alla bellezza del Creato e salvarlo dalle Guerre e dalle violenze distruttive degli uomini, da sempre tentati dal Male.
Ed ora, con il previsto successo dell’evento nell’impatto con alcune realtà siciliane, Scorsone e Caracozzo, l’uno critico d’arte amante del paesaggio e l’altro dei drappi e dei ricami per vestire le ragazze dell’Isola, in concorrenza con Dolce e Gabbana, che gli sottraggono i colori dei mosaici di Monreale, per la nuova moda mediterranea, vorrebbero potere offrire la mostra di arte contemporanea, alla nostra attenzione, come fa in maniera più eclettica Sgarbi sull’arte storicizzata dei grandi maestri siciliani, quasi in omaggio, alle zone più interne della Sicilia centro-occidentale, (sugli itinerari, che si dipartono dalla Palermo-Sciacca come, Sambuca di Sicilia, Bisacquino, Prizzi, Santa Margherita, Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani, Contessa, Corleone e quelli di Gangi, Polizzi, Lercara, Enna, dalla natura ancora non contaminata).
E’ di alto valore civile segnalare la bellezza delle opere dei pittori espositori della presente mostra ai giovani esordienti, nei quali il desiderio di conoscere il territorio è affievolito dalla violenza della memoria informatica, come agli anziani, che per Cicerone vivono per le Arti, le virtu’ ed i valori, (15) e ciò anche al fine di riconoscere ed esaltare la cornice naturale ed il paesaggio, che hanno ispirato ed alimentano l’attuale impegnativo lavoro della Collettiva e dei pittori, che non è stato possibile accogliere, da parte degli organizzatori, con le Piazze (Palazzo Adriano), i monti, le valli, i campi ed i volti dei ragazzi e dei vecchi (Chiusa Sclafani e Ganci), come i grandi film di Capra, di Tornatore, di Rossellini, di Rosi e di Visconti (le strade del Gattopardo) ed ora suscitano interesse nei visitatori del turismo internazionale e negli immigrati di passaggio, forse più comprensivi nell’ammirarli e più solidali di quelli dei secoli scorsi.
Spetterà alle arti pittoriche, scultorie, poetiche, come alle musicali (utilizzatrici degli organi restaurati di Chiusa, Bisacquino, Corleone, Monreale, San Martino delle Scale, Altofonte) e per iniziativa dei promotori culturali di cui ci siamo occupati, portare gli artisti e non solo i giovani pittori esordienti in questo territorio della Sicilia (e nel paesaggio attraversato lungo la citata superstrada Palermo-Sciacca: Monreale, Altofonte, Jato, Entella, Adranone, Sambuca di Sicilia, Giuliana fino a Sciacca, studiato dall’arch.A.Russo), ricordando, che per Guy de Maupassant, è tutta l’Isola da considerare “Uno strano e divino museo di Architettura. La Sicilia dal suolo fiorito, la cui aria in primavera (ndr e non solo) è tutto un profumo”.
La Sicilia, che ha incantato il sindaco pittore Bruno Ridulfo, i fotografi Brai, Raia, Sciacca, Battaglia, Meli, Cuccia, Leone, Scalia, Giovanni Pepi, Gino Campisi, Nino Colletti, i professori Vincenzo Campo, Giuseppe Scaturro, Rosa Maria Scuderi, Cristina Altamore, Antonino Vizzini, G.Scarpinato, A.Russo, S.Spata, A.Mulone, R.Musso, S.E.Di Miceli, M.Sorrentino, G.Calandra, G.Coniglio e tanti altri scultori, musici, poeti, cultori dell’arte fotografica, tra cui P.Aiello, Silvio di Giorgio, i fratelli Spallino, fondatori del sito L’agora’ del Triona, la sig.ra Ia Modebadze, così presenti in Facebook ed agli eventi culturali della Palermo colta, G.Sommariva, A.Ardizzone, G.Mirabile, S. Anello, V.Caccamo (autore del dvd sulla storia cantata di Palermo), dei quali ci siamo occupati, nella presentazione delle loro opere e sui quali torneremo.
Ferdinando Russo
onnandorusso@alice.it
RIFERIMENTI
0) I grandi Viaggiatori della Sicilia, Johann Wolfang von Goethe, Viaggio in Italia -1828
1) S.Caracozzo e F.Scorsone, di Emiro d’arte e Studio 71(a cura di) in “Aspetti Architettonici e Paesaggistici Siciliani“ Officine tipografiche Aiello e Provenzano Bagheria – Palermo, maggio 2014
2) Gli Artisti del Catalogo (1) (in attesa delle opere prossime degli immigrati, degli artisti scoperti nel Tour espositivo, dei pittori che non è stato possibile ospitare in questa prima Mostra itinerante): Agatino Di Stefano, Antonella Affronti, Anna Aiello, Cristina Alletto, Giuseppe Apa, Liana Barbato, Marisa Battaglia, Alessandro Bronzini,Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Pina Cirino, Bartolo Conciauro, Silvana Consoli, Pippo Consolo, Angelo Denaro, Naire feo, Rita Gambino, Daniela Gargano, Gilda Gubiotti, Maria Grazia Lala, Patrizia Leopardi, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Lidia Navarra, Lorenza Parrotta, Salvatore Pizzo, Ilario Quirino, Caterina Rao, Rosario Scaccianoce, Giacomo Scurti, Gianpietro Sorgato, Pietro Tallarita, Emanuele Tolomeo, Marco Urso (Marck Art), Maria Felice Vadalà, Angela Vasta, Tiziana Viola Massa, Marilena Zappalà
3) S.Trovato in “L’arte del 900 raccontata dai siciliani“ in Giornale di Sicilia del 13 luglio Da Pirandello a Guttuso.
4) F.Russo Gli artisti si rifugiano nell’arte per trascorrere l’estate
5) Arte e Cultura di Alberto Russo in YouTube, la Prima tappa dell’evento ad Alcamo in http://www.youtube.com/watch?v=gOmqEBxQ90.
6) D.Costantino (a cura di) con AA.VV: M.D.Borsellino,V.Cabianca, G.Cecchini ed altri, In Teorema Siciliano, Pubblisicula Editrice, 1989 da Dipartimento Città e territorio.
7) I.Pinzello in La Tutela dei Beni culturali naturali e la funzionalizzazione sociale delle risorse, in opera citata Teorema Siciliano-Palermo
8) F.Russo, I Musei diocesani di Palermo e Monreale nei siti museali
0) F.Russo E gli artisti che sono spesso “autodidatti” per scelta o per necessità, in Sebastiano Lo Cicero
11) F.Russo in Aida Vivaldi in YouTube.com nei servizi televisivi di Arte e Cultura ed in CNTN
12) F.Russo in Giuseppe Mendola, il critico d’arte per le mostre degli artisti della strada da pretendere che venissero ospitati nelle Gallerie del Centro storico.
13) F.Russo e la Lo Verso Maria Pia, fotografa gli Angeli dei Cimiteri monumentali dell’Isola, prima che i ladri li trafughino per consegnarli nei Musei del Mondo. In CNTN-Palermo
14) F.Russo Venera Carini torna ad Aspra prima che scompaiano i pescatori. In CNTN -Palermo
15) F.Gallo in Antonio Anselmo, “Paesaggio,paesaggi, ritratti” Camporeale 2011
16) Cicerone in “L’arte di invecchiare”, ed.Sole 24 Ore –Giugno 2014-Grafica Veneta S.p.a.

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