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Tris di grandi attori: Giuseppe Pambieri alla Kolymbetra, Debora Caprioglio a Kaukana e Cinzia Maccagnano a Morgantina

argonauti_04Tre grandi attori in tre magnifiche location. Il calendario della X edizione di Teatri di Pietra Sicilia, la rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo, propone domani martedì 5 agosto tre grandi spettacoli che hanno già riscosso ampio successo nel resto d’Italia.
GIARDINO DELLA KOLYMBETRA, AGRIGENTO
“L’infinito Giacomo” Martedì 5 agosto ore 21.15
Al giardino della Kolymbetra della Valle dei templi di Agrigento andrà in scena “L’infinito Giacomo – vizi e virtù di Giacomo Leopardi” per la regia di Giuseppe Argirò. Lo spettacolo è un ritratto inedito del poeta di Recanati, messo in scena attraverso le sue opere, da un superlativo Giuseppe Pambieri accompagnato da musiche di Mozart, Bach, Bee-thoven, Chopin, Rachmaninov e Dvořàk.
Uno spettacolo che mette a nudo le imperfezioni del genio, la sua irregolarità che conduce alla solitudine, a un pellegri-naggio estenuante nell’universo. Leopardi è un re senza regno, è Amleto che arriva oltre il limite del conoscibile, supera la coscienza affermando la vita nel suo groviglio inestricabile di bene e male; per il genio tutto è noia, è tedio incom-mensurabile. Il poeta di Recanati, con lucido disincanto, affonda a piene mani nella verità e ne trae la radice del dolore. È inutile chiedersi a che punto sia la notte; la notte non finisce mai. I regni, i globi, i sistemi, i mondi, non sono che una pallida rappresentazione del pensiero dell’uomo, ma l’anima giace nelle profondità ed è a tutti invisibile tranne al poeta che può profanare il suo mistero e consegnarlo all’uomo. Leopardi, affettuosamente Giacomo, in questo viaggio non appare così distaccato e lontano dai piaceri terreni, ma è vulnerabile, ansioso, riservato, schivo, eppure pervaso da un desiderio inesauribile di vita. Giacomo è goloso, non può fare a meno di dolci, cioccolata, paste alla crema e gelati. In questo ricorda Mozart, altra creatura divina nella sua sregolatezza. Non a caso alcune delle sue più scandalose composi-zioni, fanno da contrappunto agli aneddoti più divertenti della vita di uno dei massimi autori italiani. La biografia ro-manzata che esce fuori dalle pagine dell’Epistolario e dello Zibaldone, ricostruiscono un ritratto singolare ed inedito del poeta che, con grande sincerità, confessa le sue paure come la sua fobia per l’acqua. Non mancheranno gli spunti diver-tenti per riflettere sul suo rapporto con l’eros e la sessualità. Nelle sue stesse parole, il desiderio di una vita normale è incessante: il dono della poesia appare spesso come una maledizione divina che lo segna come diverso, lo condanna a una sofferenza eterna e lo affranca contro ogni sua volontà dal mondo che lo circonda. Ecco, questa è la figura dilaniata, spesso scissa, combattuta e afflitta che la parola non può contenere. Leopardi non è tutto nella sua poesia. La sua ricerca affettiva attraversa i secoli e incontra una disperata umanità che per sopravvivere alla storia che avanza, non può che stringersi in una solidarietà reale che diventa l’unica possibilità di sopravvivenza, ancora oggi per tutti.
Lo spettacolo replicherà mercoledì 6 agosto a Castelvetrano, Area Archeologica di Selinunte h 19.30; giovedì 7 agosto a Castellammare del Golfo h 21.15; venerdì 8 agosto all’Ex Tonnara Florio di Favignana h 21.15; sabato 9 agosto sull’isola di Mothia h 19.30
PARCO DI KAUKANA, SANTA CROCE CAMERINA (RG)
“Cercasi Dea, disperatamente!” Martedì 5 agosto ore 21.15
Sarà la sensualità di Debora Caprioglio ad aprire gli spettacoli che la X edizione di Teatri di Pietra Sicilia propone al Parco Archeologico di Kaukana – Santa Croce Camerina (Rg), uno dei siti “classici” della rete nazionale che da domani e fino al 28 agosto proporrà quattro spettacoli.
Si parte domani (martedì 5 agosto alle ore 21.15) con “Cercasi Dea, disperatamente!” da Aristofane (traduzione e adattamento di Marco Caponera e Chiara Cavalieri) per la regia di Roberto d’Alessandro con Antonella Piccolo, Enzo Casertano, Chiara Cavalieri e Debora Caprioglio.
In scena quattro Dee navigate ed esperte come Afrodite, Artemide, Atena ed Estia soffrono la loro condizione diventata ormai frenetica e routinaria quanto eterna, perché vere poteri divini non è cosa facile! Nel loro ufficio in cui quotidianamente smistano e valutano le preghiere rivoltele dagli esseri umani tutto sembra procedere nervosamente bene da mil-lenni, fino a quando un giorno Estia, la dea della casa, scompare misteriosamente lasciando le tre dee nel panico, tanto da portarle alla decisione di assegnare un potere divino ad un’umana. Ma chi scegliere? Il problema delle tre diventerà il motivo per compiere un excursus tra le figure femminili nel teatro di Aristofane; da Lisitrata a Prassogora de “Il Gover-no delle Donne” fino alle Tesmoforiazuse. Grazie anche alle descrizioni Omeriche delle protagoniste, lo spettacolo met-terà in luce la complessità della figura femminile sia sulla terra, quanto sull’Olimpo, ma sempre in modo ironico e ac-cattivante quanto fedele ai testi di riferimento. La dura scelta della sostituta, evidenzierà l’eterno, quanto attuale, dilemma dell’influenza del potere sull’uomo e sull’ancor più attuale influenza dello stesso sulla figura della donna, di cui ogni giorno si dibatte ormai da decenni. Il viaggio delle tre dee nel teatro di Aristofane si risolverà in un finale riflessivo e ironicamente amaro, volto a dare uno spunto nuovo e di speranza.
Il calendario di Teatri di Pietra al sito archeologico di Kaukana proseguirà lunedì 11 agosto con “Fedra random” della Compagnia Arpa; mercoledì 13 agosto con “Atlantide”, spettacolo di danza con la stella internazionale Emanuela Bianchini ed i solisti della Mvula Sungani Company; giovedì 28 agosto con “Pulcinella e l’imperatore” una farsa per danza, musica e teatro, nata in occasione dell’anno augusteo, per la regia di Aurelio Gatti, direttore artistico di Teatri di Pietra.
“Cercasi dea, disperatamente!” replicherà mercoledì 6 agosto nell’area archeologica di Vassallaggi , San Cataldo (Cl) alle ore 21.15
TEATRO DI MORGANTINA, AIDONE (EN)
“Argonauti” Martedì 5 agosto ore 21.15
Il penultimo spettacolo ospitato al Teatro di Morgantina per la X edizione del circuito Teatri di Pietra Sicilia, è reduce da uno strepitoso successo a Napoli, dove la platea ha applaudito per dodici minuti consecutivamente la protagonista Cinzia Maccagnano, attrice siciliana che negli anni si è distinta diventando a poco a poco una rivelazione del teatro ita-liano. Domani sera (martedì 5 agosto alle ore 21.15) l’attrice etnea sarà in scena in “Argonauti – Giasone e Medea” di cui firma la drammaturgia Maurizio Donadoni (da Apollonio Rodio, Franz Grillparzer e Euripide) e la regia e core-ografie Aurelio Gatti.
La vicenda è quella di Medea, sacerdotessa di Ecate, che innamoratasi follemente di Giasone tradisce il suo popolo e aiuta l’amato a rubare il sacro Vello d’oro e fugge con lui per poi essere, dopo alcuni anni, ripudiata a sua volta per un’altra donna (Glauce, figlia del re di Corinto). Una lettura che trascende il piano individuale per porsi invece come rappresentazione simbolica dell’incontro-scontro tra due culture diverse: da una parte il mondo arcaico, irrazionale e magico di Medea; dall’altra il mondo moderno, razionale e laico di Giasone. Dall’incontro di questi due mondi, agli an-tipodi fra loro, non può che nascere lo scontro. E si tratterà, nella fattispecie, di un conflitto insanabile, lontano da qua-lunque possibilità di sintesi. Il viaggio onirico‚ visionario‚ tramite il quale ognuno raggiungerà il fondo della propria anima‚ e non è detto che sia è quel luogo remoto e inviolato dove appare la luce della coscienza. Un viaggio di sola an-data per danza‚ teatro e musica. In scena anche i danzatori con Carlotta Bruni, Benedetta Capanna, Stefano Fardelli e Rosa Merlino. Lo spettacolo replicherà mercoledì 6 agosto Eraclea Minoa h 21.15; giovedì 7 agosto Castelvetrano Selinunte h 21.15; venerdì 8 agosto Mothia h 19.30; sabato 9 agosto Castellammare del Golfo h 21.15; domenica 10 a-gosto San Cipirello h 18.30; lunedì 11 agosto Palazzolo Acreide h 21.30
I circuito Teatri di Pietra, diretto da Aurelio Gatti, anche quest’anno è promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con numerosi enti e or-ganismi culturali di pregio come la Fondazione Whitaker e il FAI di Agrigento. Tra teatro, danza, musica e nuovi linguaggi, sono circa 11 produzioni che si alterneranno nei dodici siti di sette province siciliane fino al 29 agosto. Anche quest’anno Teatri di Pietra dà vita a un percorso di arte e cultura che privilegia lo straordinario patrimonio storico e ar-tistico siciliano e al contempo offre una concreta opportunità di sviluppo socio-culturale e crescita dei territori coinvolti, mirando all’obiettivo principale di accrescere e sviluppare la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico della Sicilia attraverso lo spettacolo dal vivo si promuovono, senza invaderle, aree straordinarie che si of-frono ad una fruizione più ampia, coinvolgendo un pubblico diversificato e più vasto. Le diversità della proposta artisti-ca, la presenza di compagnie rappresentative la migliore produzione nazionale, la presenza significativa di artisti sicilia-ni accanto a figure di rilievo della scena nazionale, nonché un “fare rete” delle Amministrazioni coinvolte, ha permesso di costruire un programma di ampio respiro .
La ricorrenza di Teatri di Pietra Sicilia, che da dieci stagioni si propone puntualmente ogni estate nonostante le difficol-tà, fa di questa manifestazione un appuntamento “atteso”, testimonianza di un progetto che aggrega e cresce intorno a un’idea innovativa di valorizzazione e sviluppo sostenibile dei territori. Una nuova edizione quindi, resa possibile gra-zie all’impegno delle Amministrazioni coinvolte che attraverso Teatri di Pietra ribadiscono, seppure con molte difficol-tà, la volontà a operare un diverso modo di fare “turismo/cultura e sviluppo” privilegiando progettualità che concreta-mente dialoghino con il territorio, le cittadinanze e le identità che queste esprimono. Un progetto che anche in un mo-mento di grande difficoltà per la Regione e il Paese, riesce a esprimere la volontà e la determinazione a fare della cultura e del patrimonio la risorsa principale di sviluppo delle cittadinanze coinvolte

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