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Prevenzione e screening oncologici. Al via seconda fase

cancroOgni anno in Sicilia 12.186 persone muoiono a causa di una patologia oncologica. Il 58% dei decessi per tumori maligni si osserva negli uomini mentre il 42% nelle donne. Tutti i tumori rappresentano la seconda causa di morte dei siciliani

Le cause principali di mortalità tumorale sono rappresentate nell’uomo dal tumore polmonare che rappresenta oltre ¼ dei decessi per neoplasia nei maschi (27,2%) e nella donna dal tumore della mammella (18,1%). Ai primi posti in entrambi i sessi si evidenziano i tumori del colon e del retto (uomini 11,4%; donne 13,8%), del fegato (uomini 8,4%, donne 9,2%) e nell’uomo della prostata (terza causa di decesso con il 10,4%).

Nella lotta ai tumori, oltre ai corretti stili di vita fondamentali per prevenirne l’insorgenza, disponiamo di un’altra fondamentale arma di prevenzione. Gli screening oncologici.

Tanto prima viene identificato un tumore nella sua fase di insorgenza tanto più alte sono le possibilità di cura, sopravvivenza qualità della vita residua.

La Sicilia dispone di specifici programmi di screening per identificare tumori ben definiti ma occorre fare un salto di qualità aumentando le percentuali di adesione, da parte dei cittadini a questi screening.

A questo mira la seconda trance della campagna di prevenzione della regione siciliana.

“Un appuntamento che non mi perdo mai, quello con la mia Asp” è lo slogano che campeggia sui manifesti nei Bus urbani, in poster, spot radio e tv, web, pieghevoli e locandine in affissione e distribuzione da Aprile in tutta l’Isola.

“Accetta l’invito della tua Asp – recitano spot e manifesti – fai i test gratuiti di prevenzione dei tumori”.

“L’adesione alle campagne di screening è fondamentale per la prevenzione – dice Gabriella Dardanoni ……. La campagna punta ad un radicale cambiamento culturale che porti i nostri concittadini a comprendere che uno screening può salvare e allungare la vita e migliorarne la qualità. Maggiore adesione agli screening significa miglioramento della salute e del sistema”.

Ma la prevenzione oncologica ha anche ricadute di natura economica. Particolarmente rilevante, infatti, è il dato di mobilità: il 12% dei ricoveri tra gli uomini e il 10 % tra le donne avviene fuori regione mentre il 20% fuori la ASP di residenza.

Nel 2011 nella Regione la spesa sanitaria totale per assistere soggetti portatori di patologia neoplastica è stata di 732.378.836 euro, la gran parte (580.556.337 euro) è legata a ospedalizzazione, mentre in misura minore (112.423.027 euro) all’assistenza specialistica e (114.091.880 euro) per la farmaceutica.

“Prevenire – conclude la Dardanoni – è, dunque, doppiamente conveniente per il cittadino/utente che avrà garantita da un lato una salute migliore ed una migliore qualità della vita, dall’altro permetterà al sistema di risparmiare risorse liberandole per migliorare ulteriormente l’assistenza”

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