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Enna. Restaurato l’ottocentesco quadro raffigurante Mons. Gioacchino Varisano

Mons Gioacchino VarisanoEnna. Un prezioso dipinto, olio su tela, centimetri 120 x 160 (nella foto), è stato recuperato grazie al restauro eseguito da Raimondo Ferlito, docente del Liceo Artistico di Enna. Si tratta di un’opera della prima metà dell’Ottocento, d’autore ignoto, raffigurante Mons. Gioacchino Varisano (1759 – 1840), insigne teologo, che aspirava al soglio vescovile della Diocesi di Catania, in quel tempo noto come “l’Abate”, che fu parroco della chiesa di San Cataldo dal 1804 fino alla morte. Singolare è stata la ‘scoperta’ della tela, conservata per tanti anni in un umido locale, sottostante la sagrestia della chiesa. Il quadro, insieme ad altri tre, lo scorso anno venne fotografato da due noti amatori d’opere d’arte, Giuseppe Marzilla, docente e preside in quiescenza della Scuola d’Arte, e Marco Mancari Pasi, studioso e collezionista di oggetti antichi. In quell’occasione, con il parroco don Vincenzo Di Simone, notarono nella parte bassa della tela un diploma ornato con fregi di foglie d’alloro e di quercia, recante la scritta “Accademia Pergusea”, a cui appartenne Mons. Varisano, nella qualità di socio e di emerito presidente. Da qui l’interesse della Nuova Accademia Pergusea, presieduta da Nino Gagliano, che si è fatto carico delle spese occorrenti per il restauro, e di Rocco Lombardo, cultore d’arte e socio accademico onorario, che ha ravvisato l’importanza e l’urgenza del recupero della tela per il suo valore storico-artistico e per il legame dell’illustre Prelato all’antico e prestigioso sodalizio. Il primo intervento restaurativo è stato eseguito presso la chiesa con la ‘velinatura’ su supporto di carta di riso giapponese per rendere il manufatto trasportabile nei laboratori del Liceo. Per qualche tempo il quadro è stato oggetto di approfonditi esami propedeutici, eseguiti dal Ferlito, che ha operato a titolo gratuito, collaborato dagli allievi delle classi ad indirizzo design e recupero oggetti d’arte.
Raimondo Ferlito
Il risultato ottenuto è stato eccellente, se si tiene conto delle precarie condizioni dell’opera deteriorata dall’umidità. La cerimonia di svelatura del dipinto è avvenuta venerdì scorso nell’aula magna del Liceo Artistico alla presenza di Maurizio Dipietro, sindaco della città; di Salvatore Gueli, soprintendente dei beni culturali e monumentali di Enna, sotto la cui direzione è stato eseguito il restauro; di Nino Gagliano, presidente dell’Accademia Pergusea, di Rocco Lombardo, presidente del Comitato della Dante Alighieri; di Paolo Russo, funzionario della soprintendenza, servizio tutela beni artistici; di Cecilia Neri, animatrice di progetti per la valorizzazione e fruizione di monumenti storici cittadini, di numerosi soci accademici, di presidenti e rappresentanti di associazioni e club service locali. Presenti inoltre un nutrito numero di studenti e, tra questi, il gruppo che ha collaborato al restauro, accompagnati da docenti. Le autorità e gli invitati sono stati accolti dalla vice preside dell’Istituto, Graziella Bonomo, che li ha ringraziati per la loro partecipazione. Sono seguiti i saluti istituzionali del sindaco Maurizio Di Pietro, del soprintendente Salvatore Gueli e di Nino Gagliano, il quale ha avuto parole di gratitudine per gli autori del restauro. Subito dopo è intervenuto Paolo Russo, che ha seguito per conto della Soprintendenza tutte le fasi del recupero della tela, il quale ha esordito dicendo che l’esercizio della tutela delle opere d’arte avviene di concerto con la Soprintendenza che ne determina gli indirizzi e le varie tecniche. Il dipinto – ha detto – fa parte della serie di quadri, cosiddetti manieristici, di ritratti intellettuali, che si affermarono nel Settecento e destinati alle Cattedrali e alle Chiese. E’ stata quindi la volta di Rocco Lombardo che ha illustrato la figura dell’Abate. “Rimane – ha detto – sconosciuto l’autore della tela, che si spera poter individuare nei carteggi conservati nell’archivio della parrocchia o presso l’Archivio di Stato. Con il restauro si è scoperto non solo il personaggio ma anche ciò che ha rappresentato. Gli oggetti che fanno da contorno al ritratto (la lapide con impressa la scritta, il diploma dell’Accademia poggiato su un tavolo con drappo rosso, la colonna con gli stemmi e i libri posti su una mensola), ci parlano di Lui, della sua notabile presenza nella comunità ecclesiale e in quella civile”. Con l’aiuto di un supporto visivo elettronico, il prof. Ferlito ha spiegato le varie fasi e le tecniche adottate. “L’opera – ha affermato – si è potuta recuperare usando una speciale “messica” che ha eliminato i danni causati dall’umidità. Il primo intervento è stato il bloccaggio del colore, ovvero il salvataggio della superficie pittorica, consolidandola per riavere la coesione. Enna Ritratto VarisanoLa successiva operazione è stata ‘il trasporto’ su supporto di tela setata su due strati. Le parti mancanti – ha spiegato – non sono state ricostruite perché potevano risultare falsificate, e ciò in pieno accordo con la Soprintendenza”. “Spero – ha concluso – che il nostro lavoro abbia raggiunto il risultato sperato, cioè far ritornare all’antico splendore l’opera pittorica di un artista che ha fissato sulla tela un illustre personaggio che visse tra la metà del Settecento e la prima metà dell’Ottocento”. Agli allievi del prof. Ferlito il presidente Nino Gagliano ha consegnato gli attestati accademici per la loro preziosa collaborazione e partecipazione. Accompagnato da un prolungato applauso è stata presentata la tela con lo “svelamento”, la cui madrina è stata la consorte del prefetto, signora Cecilia Neri, accademica pergusea. Sono seguiti brevi interventi di Giuseppe Marzilla e Gaetano Vicari del Comitato dei diritti dei cittadini, con discorsi rivolti agli studenti, che debbono essere orgogliosi di frequentare il Liceo, già Scuola d’Arte, fondata oltre settant’anni fa dall’emerito concittadino Luigi Cascio, dove tanti giovani si sono formati e affermati nel campo artistico”. Alle ore 19 dello stesso giorno, venerdì 18 dicembre, il quadro è stato riconsegnato al parroco della chiesa di San Cataldo, padre Vincenzo Di Simone. Dopo una breve illustrazione sulla figura dell’abate Varisano da parte di Rocco Lombardo, si è esibito in concerto il M° Sebastiano Occhino che ha eseguito brani natalizi. Fuori programma ha deliziato gli intervenuti, con la sua bella voce, la giovane cantante Gabriella Occhino, accompagnata al pianoforte dal padre. Parole di ringraziamento e di plauso per avere portato a termine in pochi mesi il restauro dell’opera pittorica sono state pronunciate da padre Di Simone, rivolte in particolare ai restauratori e all’Accademia Pergusea nella persona del suo presidente Nino Gagliano.

Salvatore Presti



Salvatore Presti Enna

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