Sorgono come funghi le società pubbliche per le gestione dei rifiuti
di Massimo Greco
Sembra un fatto epidemico, che sta contagiando numerosi Sindaci della nostra provincia, quello di chiudere la porta ad ogni forma di libera concorrenza per l’affidamento di servizi pubblici a rilevanza economica connessi alla gestione del ciclo dei rifiuti. Dopo le società di scopo generate “ad arte” dai Comuni di Centuripe, Regalbuto ed Enna, anche il Comune di Troina si prepara a farsi (in house) la propria società a partecipazione municipale alla quale affidare direttamente il frammentato servizio dei rifiuti nell’ambito dell’effimero ambito di raccolta ottimale (ARO) partorito da un incosciente legislatore regionale. Ma poiché la patologia in questione presenta un robusto grado di aggressività, ecco pronta anche la società pubblica di scopo che sarà presto costituita dalla nuova società di regolamentazione rifiuti (SRR). Per la serie “una società in house non si nega a nessuno”!
In tale contesto istituzionale, in cui s’intrecciano incoscienza, incompetenza e tracce di arroganza, rimane ugualmente interessante, per noi curiosi e modesti studiosi della “decisione pubblica”, conoscere se ai fini dell’affidamento diretto di tali contratti aventi ad oggetto servizi pubblici locali disponibili sul mercato in regime di concorrenza, i su citati Comuni (e la SRR) hanno effettuato preventivamente la valutazione sulla congruità economica del modello prescelto, avuto riguardo all’oggetto e al valore della prestazione, dando conto nella motivazione del provvedimento di affidamento delle ragioni del mancato ricorso al mercato. Se sono state fatte le necessarie valutazioni in ordine al possesso dei requisiti di capacità, tecnica e organizzativa in capo alle società di scopo costituite per l’occasione, nonché ai benefici per la collettività, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, efficienza, economicità e qualità del servizio.
Ci farebbe, quindi, piacere conoscere se è stato rispettato il richiesto onere motivazionale rafforzato, che consente un penetrante controllo della scelta effettuata dall’Amministrazione aggiudicatrice, anzitutto sul piano dell’efficienza amministrativa e dell’ottimale impiego delle risorse pubbliche in luogo della completa esternalizzazione dei servizi pubblici locali a soggetti privati mediante gara pubblica aperta al mercato concorrenziale.