Nel nostro Paese, che è il Paese del contrario, le vittime sono sempre le vere responsabili delle loro pene. I colpevoli poverini altro non possono fare che approfittarsi di loro perché ingenue, interessate e senz’altro troie. Il colpevole se ricco e potente ha sempre ragione perché ricco e potente, se invece fosse stato nero e povero, ma anche solo povero le cose sarebbero cambiate notevolmente. Vale per lo stupratore, vale per il malavitoso e vale per il medico che sbaglia. Troppe volte infatti si sente dire: “ma lei/lui avrebbe dovuto sapere, chiedere, decidere, rifiutarsi o accettare”. Ogni volta che qualcuno fa del male a un altro si realizza un capovolgimento sistematico di responsabilità. “Ve la siete cercata” vittime! E’ il meccanismo della colpa che assolve il paraculo ops il furbo, il benpensante, che è sempre dalla parte della ragione. Uno di noi, vincenti sempre, non una vittima sfigata, zoccola o scimunita; qualità perfettamente declinabili anche al maschile eccezion fatta per zoccola, quella è sempre colpevole in quanto zoccola. Sono le contingenze che cambiano in latitudine e tempo, ma la zoccola no, quella mai. Viene da domandarsi: ma la borghese castigata che condanna la stuprata che l’ha data via per far carriera, quando accondiscende al volere del capo per opportunità immanenti cos’è?
Gabriella Grasso
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