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“E’ la stampa, bellezze”, il libro di Pierelisa Rizzo scritto insieme ad altre 16 colleghe giornaliste

Presentato il libro, “E’ la stampa, bellezze”, LEIMA Edizione, scritto da Pierelisa Rizzo insieme ad altre 16 colleghe giornaliste, Alessandra Bonaccorsi, Donata Calabrese, Maria Teresa Camarda, Jana Cardinale, Federica Di Gloria, Ambra Drago, Giada Drocker, Sandra Figliuolo, Laura Grimaldi, Giada Lo Porto, Isabella Napoli, Giusi Parisi, Paola Pottino, Laura Spanò, Daniela Tornatore e Simonetta Trovato. Racconta le storie di ciascuna giornalista, tra la passione per lo scrivere e la quotidianità di un lavoro sempre più complesso.

Racconta Pierelisa Rizzo: “Quando Giusi Parisi, che di questo libro è la curatrice, mi ha chiamata per coinvolgermi in questo progetto, mi sono chiesta “ma cosa devo scrivere?”. Poi ho cominciato e ho scoperto che avevo tante cose da raccontare. La paura, nello scrivere, era quello di essere autocelebrativa. Non è facile raccontare di sé. Specie se devi raccontare una professione, come quella del giornalista, che da un lato continua ad avere la sua funzione sociale, con la mission di riportare la verità, e dall’altra la realtà, con i giornali che non assumono più, che pagano due lire o non pagano per nulla”.
“E’ la stampa, bellezze”, è un libro piacevole. Tante storie di giornaliste che si incrociano, storie di donne che si dividono tra la tastiera, il telefono e la famiglia. E’ la passione a muovere tutto. Scrivere è una malattia, quasi una dipendenza, la voglia di raccontare, dunque, vince su tutto. Pierelisa da qualche anno, si divide tra l’amore per lo scrivere e quello per la cucina. Dopo avere fondato, insieme al compagno Tommaso Scavuzzo, la Tommy’s Wine Enoteca, dove da anni si sperimenta in cucina con piatti del territorio, continuando a scrivere per Ansa. Aggiunge Pierelisa: “Mi capita spesso, e questo lo racconto nel libro, di dettare una notizia mentre bolle in pentola un fumante stracotto, o di dovere interrompere una preparazione perché bisogna scrivere. Due mondi diversi, la cucina e la scrittura, che in me si incontrano. A chi mi chiede “ma come fai a conciliare tutto?” rispondo che quando scrivo solo felice e lo sono altrettanto quando cucino. Perché è la passione a muovere il mondo. Almeno il mio”.

Yur, la sigla più sovietica dell’Ansa. E’ quella di Pierelisa Rizzo, 50 anni, di Enna giornalista, due figli, laureata in Giurisprudenza all’Università di Catania e in Scienze della Comunicazione Multimediale alla Kore di Enna. Per oltre dieci anni si è scommessa nella televisione locale Tele Enna, dove ha guidavo il tg locale, conducendo un programma di approfondimento dal titolo “Tirichitabietubbi”. E’ corrispondente per l’Ansa, come free lance, e collabora con il “Giornale di Sicilia” da oltre 20 anni. Da sempre attratta per il sociale è socio fondatore di una cooperativa nata dentro il carcere “Luigi Bodenza” di Enna, FiloDritto, che produce feltro all’interno delle strutture carcerarie. Avrebbe voluto fare semplicemente la giornalista ma da qualche anno ha aperto una enoteca con ristorazione, la Tommy’s Wine, dove alla sera, cucina, con il suo compagno Tommaso, che si occupa dei vini. Da qualche mese fa pratica presso uno studio legale di Enna. Nonostante questa nuova avventura ha sempre continuato a scrivere.

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