Dopo due settimane dal ringraziamento di Draghi alla Libia per i salvataggi in mare e mentre l’Europa provava ad americanizzare il calcio, con una super Lega e con una conseguente figura escrementizia, nel Mediterraneo, crepavano centotrenta persone. Sono annegate centotrenta persone supplicando di essere salvate, ma l’Europa ha delegato alla Libia questo fastidio e la Libia preferisce lasciarli affogare gli scampati ai campi e alle torture. Speriamo che Draghi comprenda, ora, la differenza fra salvataggio e violazione continua dei diritti umani. Potrebbe altrimenti spiegarglielo Salvini, che ha difeso strenuamente l’Italia da questi invasori, cronicamente abituati a crepare oppure potrebbe, la civile Europa, dichiarare di non volerli aiutare. Lasciare annegare la gente in mare è parte del piano di riqualificazione e di ricrescita? Dopo i migranti a chi toccherà? Ai malati e ai poveri nostrani? Quanti soldi verrebbero risparmiati e quanti ricchi fatti arricchire?
Gabriella Grasso
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