In Italia la giustizia è lenta. In qualche caso la più lenta dell’Unione europea, 361 giorni contro una media di 144 per una sentenza penale di primo grado. Un processo penale per omicidio colposo, in Italia, può durare anche dieci anni, attraversare due gradi di giudizio e schiantarsi contro la prescrizione che annullando, per vizio di forma, anni di lavoro, sofferenze e spese, azzera ogni senso di Giustizia. “Lo strumento della prescrizione finisce per creare un sistema di giustizia ‘censitaria’. Se ne avvantaggiano i ricchi, cioè coloro che si possono permettere grandi difensori ben pagati che conoscono tutte le astuzie. I poveracci della prescrizione non beneficiano“ disse l’avvocato degli italiani e di fatto così è. La Legge non è uguale per tutti: la Legge è in vendita e chi può comprarla, la compra; gli altri vanno in galera a rischio di venire pestati da aguzzini in divisa, che in venti contro uno, sfogano tutta la loro frustrazione. Guardie che pestano i carcerati, picchiandoli sulla schiena, sulla testa, sul volto. La giustizia, la legge e lo stato in Italia andrebbero scritti e pensati con la minuscola, sempre.
Gabriella Grasso
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