L’ex poliziotto Massimo Adriatici ha ammesso che girava sempre con il colpo in canna per “verificare che tutto fosse a posto e i cittadini tranquilli” e mentre El Boussettaoui moriva, lui: l’assessore pistola non chiamava il 112, ma un numero privato del commissariato per raccontare di una discussione con un perditempo. Adriatici faceva la ronda perchè a Voghera la sicurezza era lui. Al sindaco Garlaschelli erano giunte molte segnalazione sull’assessore leghista, che pretendeva di dire come e cosa fare a ufficiali e dirigenti delle forze dell’ordine e mentre la famiglia di El Boussetaoui scopre della morte di Youns per caso, il Gip dispone l’autopsia senza contattarli: “Fatto inaudito” protestano i legali, ma Youns era solamente un marocchino mentalmente disagiato e con dei precedenti alle spalle. Un uomo per avere considerazione e rispetto deve essere pulito e ben vestito, aggirarsi fra la gente con fare sicuro e ostentare una ricchezza che magari non ha altrimenti è un fastidio, un peso, che deve essere accantonato, nascosto e dunque in qualche modo eliminato. L’altro deve essere meglio di noi altrimenti non ha motivo di esistere. E meno male che dovevamo uscirne migliori. Che la terra ti sia lieve Youns El Boussettaoui.
Gabriella Grasso
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