La ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, ha già inviato la lettera ai presidenti delle 19 regioni e delle 2 province autonome per individuare e proporre le aree da inserire nella Strategia nazionale aree interne (Snai) sulla base di indicatori sociali, demografici ed economici, tenendo conto del requisito imprescindibile della vocazione associativa.
La ministra Carfagna ha così avviato l’iter per la selezione delle nuove aree interne che entreranno a fare parte del ciclo di programmazione 2021-2027 della Snai e che si aggiungeranno alle 72 aree interne già selezionate. La selezione delle aree interne è fatta partendo dalla mappatura del paese e dalla suddivisione delle aree in: intermedie, periferiche e ultraperiferiche e dalla classificazione dei comuni in: Polo o parte di Polo intercomunale, intermedio, periferico e ultraperiferico. Nel Polo o parte del Polo intercomunale (aggregato di comuni confinati) c’è un’offerta simultanea ed articolata di scuole di istruzione secondaria superiore, di un ospedale sede del Dipartimento di emergenza e urgenza (Dea) di primo livello, di una stazione ferroviaria platinum, gold o silver. Un’area con quest’offerta di servizi non è un’area interna. E’ definito intermedio il comune la cui distanza dal Polo è compresa, come tempo di percorrenza, tra 27,2 minuti e 40 minuti. Periferico è il comune, se la sua distanza dal Polo è compresa tra 40 minuti e 65,9 minuti. Ultraperiferico è il comune partendo dal quale ci si mettono più di 65,9 minuti per raggiungere il Polo. E’ chiaro che i comuni periferici e ultra periferici sono quelli che costituiscono un’area interna che ha i requisiti per essere selezionata per la Snai. Ammontano ad 1 miliardo e 435 milioni di euro le risorse destinate al ciclo di programmazione 2021-2027 della Snai. Di tutti questi soldi, 825 milioni di euro sono destinati al potenziamento di servizi ed infrastrutture sociali di comunità e servizi sanitari di prossimità e 610 milioni all’implementazione delle infrastrutture stradali e prevenzione degli incendi. Dei 20 comuni dell’ennese, solo Centuripe rientra in una delle 72 aree in cui si sta sperimentando la Snai. Gli altri 19, nel primo ciclo di programmazione 2014-2020, non sono inseriti in nessuna dei queste 72 aree. Molti di questi 19 comuni e tre comuni del Messinese ricadenti sul versante meridionale dei Nebrodi hanno i requisiti per costituire un’area interna da proporre per inserirla nel ciclo di programmazione 2021-2027. Per i requisiti previsti dalla Snai e tenuto conto dell’esperienza fin ad oggi maturata con le 72 aree interne, di cui 5 in Sicilia, un’area che, per le sue specificità e le sue dimensioni, si presta all’attuazione della Snai è l’area che comprende i comuni di: Agira (abitanti 7.196), Capizzi (2.891), Cerami (1.903), Cesarò (2.167), Gagliano Castelferrato (3.458), Nicosia (13.183), Regalbuto (6.850), San Teodoro (1.312), Sperlinga (705) e Troina (8.778). I comuni ricadenti in quest’area interna sono distanti dai Dipartimenti emergenza e accettazione (Dea) di primo livello, da una stazione di almeno livello silver, dall’aeroporto e dalle aree urbane e metropolitane che sono poli di servizi.
Silvano Privitera
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