domenica , Dicembre 15 2024

Caltanissetta ed Enna ai ferri corti sul Policlinico Universitario

Caltanissetta ed Enna ai ferri corti sul Policlinico Universitario
di Massimo Greco

L’assenza di dialogo tra Enna e Caltanissetta non può che incentivare un’atavica “guerra tra i poveri”, se solo si considera che i due territori sono affetti dalla medesima desertificazione economica e sociale. Dopo la recente polemica sulla programmata istituzione del servizio ospedaliero di emodinamica presso l’Ospedale Umberto I° di Enna è la volta del Policlinico Universitario, la cui realizzazione consegue all’attivato corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, regolarmente accreditato all’Università Kore di Enna con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca. Alcuni deputati dell’ARS hanno infatti chiesto all’Assessore regionale alla sanità Razza di conoscere “…i criteri che hanno fatto sì che venisse scelta Enna e non Caltanissetta come sede del Policlinico…”. Ne parliamo ormai da almeno due lustri e lo abbiamo fatto anche in sede di contributo scientifico, ma alla luce di ciò che accade periodicamente non possiamo che rassegnarci al cospetto di tanta incapacità di chi, per mandato elettivo o per funzione istituzionale o, ancora, per vocazione statutaria, avrebbe dovuto promuovere quel dialogo necessario fra i due territori interni e centrali della Sicilia. Abbiamo anche proposto lo strumento (realmente libero e volontario) del consorzio di area vasta a guida bicefala Enna/Caltanissetta per colmare il vuoto istituzionale lasciato dalla geniale soppressione delle province, ma nessuna policy making si è avuta in questa direzione. Al contrario, si continua a registrare una tendenza al “non dialogo”, un particolare atteggiamento in cui si miscelano irresponsabilità, deficit organizzativo, miopia politica e assenza di vision. E però, fra i due territori quello ennese sta sperimentando forme di masochismo istituzionale certamente più avanzate e innovative. Quello che una volta era considerato il Comune capoluogo di provincia, non solo ha da tempo abdicato a tale ruolo, ma ha avuto la rara capacità di uscire da quel sistema universitario (che pure aveva contribuito a generare nella fase fondativa) che oggi riesce autonomamente a giocarsi la partita da big player ottenendo finanche il Policlinico Universitario.

nota informativa:

“I primi passi verso l’istituzione del Policlinico di Enna sono stati mossi dalla Regione in maniera del tutto carbonara, bypassando di fatto l’Ars. Questo è intollerabile, non possiamo accettare che una così importante discussione aggiri il Parlamento regionale attraverso delibere di giunta o protocolli di intesa senza un preliminare dibattito in commissione Sanità e con la concertazione dei territori”. Lo affermano i deputati regionali del M5S all’Ars, componenti della commissione Sanità, Francesco Cappello, Antonio De Luca, Salvatore Siragusa e Giorgio Pasqua. “Chiediamo – dicono i deputati – che venga audito in Commissione l’assessore Razza per fare chiarezza sul protocollo di intesa stilato tra l’Università di Enna e la Regione, ai fini, pare, dell’istituzione del quarto Policlinico dell’isola. Vorremmo capire quali siano stati i criteri che hanno fatto sì che venisse scelta Enna e non Caltanissetta come sede del Policlinico e a che punto è l’iter di istituzione”. “Chiediamo inoltre – concludono – quale sarà la sorte delle Asp di Enna e di Caltanissetta e che si apra un tavolo di discussione che coinvolga i sindaci delle due province, l’assessore alla Sanità e i deputati regionali per discutere di questi temi”.

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