Elezioni 2022. La giostra politica dei candidati e degli eletti
di Massimo Greco
La crisi dei partiti politici, di cui abbiamo già parlato, ha caratterizzato anche questa tornata elettorale, determinando non pochi vulnus al sistema democratico e mettendo in discussione la connaturata funzione pubblica, quella di rappresentare la cinghia di trasmissione tra cittadini e Stato. Fatta eccezione per il partito democratico i cui candidati (alcuni dei quali eletti: Fabio Venezia e Stefania Marino) sono stati scelti dal basso e, nel peggiore dei casi, dagli organi di partito territoriali, e dal Movimento 5 stelle, che continua a selezionare in rete i propri candidati, nei restanti partiti politici i candidati sono stati scelti dall’alto. Da anni, Forza Italia, che in campo nazionale ha perso le due cifre elettorali, risulta sprovvista di un partito organizzato sul territorio e così più che di un partito politico è più corretto parlare di una pseudo organizzazione degli eletti che nei diversi momenti elettorali seleziona le candidature sulla base di vere e proprie affiliazioni personali. Stesso criterio viene utilizzato dal Movimento per l’autonomia, la cui vitalità è strettamente connessa al destino (non solo politico) del suo leader Raffaele Lombardo. Deficitari di una vera organizzazione partitica sono anche la Lega e Fratelli d’Italia i cui candidati alle politiche e alle regionali sono stati scelti con criteri ancora oggi misteriosi. Quest’ultimo partito, che si prepara a guidare il Paese, non può più permettersi di mantenere in provincia di Enna una presenza sostanzialmente cartacea e rissosa, dovendo con solerzia strutturarsi secondo un modello organizzativo rappresentativo della vasta platea elettorale di cui dispone. Peraltro, se non si vorrà ripetere l’effetto “meteora”, già vissuto dai due Parlamentari uscenti Trentacoste e Giarrizzo, vi sarà l’esigenza di promuovere una vera e propria “sanatoria politica” del risultato elettorale che ha consentito, ancorchè in ambito extra provinciale, di far eleggere alla Camera dei Deputati la candidata Eliana Longi. Mantenere questo sistema con questi modelli di selezione della classe politica e con queste leggi elettorali significherebbe sostituire il sistema democratico con una elitaria giostra politica.