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L’Università Kore strizza l’occhio a Caltanissetta

L’Università Kore strizza  l’occhio  a Caltanissetta

di Massimo Greco

Impressa una decisa accelerazione sul pedale della clinicizzazione dei reparti ospedalieri in direzione del prospettato Policlinico dell’area vasta e centrale della Sicilia, a dimostrazione del fatto che “il pallino” è nelle mani di chi materialmente lo detiene, bisognerà pensare al rapporto con la comunità nissena e all’esperienza dalla stessa maturata in questi anni nell’ambito del corso di laurea in medicina decentrato dall’Università di Palermo. Per focalizzare meglio e subito appare però utile fare un passo indietro di contesto. Il processo di delocalizzazione universitaria trova il conforto della letteratura internazionale che considera “agenti-chiave di processi di sviluppo a vari livelli” gli atenei decentrati. Nell’ambito dell’università decentrata, in cui emergono due circoli virtuosi a livello locale, si registrano sinergie produttive tra didattica, insegnamento, ricerca e fornitura di servizi alla comunità nonché collegamenti tra competenze, innovazione e territorio. Questi due ingredienti, miscelati adeguatamente, possono irrobustirsi a vicenda traendone reciproco beneficio. Le delocalizzazioni contribuiscono a generare un’evidente differenziazione nel sistema universitario italiano con ricadute positive sulla comunità locale. La capacità dell’ateneo di attrarre risorse umane qualificate e di aumentare la qualità delle medesime già presenti nel territorio, arricchisce la comunità e pone le premesse per attivare processi di sviluppo locale. Ora, mentre ha certamente avuto un senso decentrare da Palermo a Caltanissetta un corso di laurea in medicina negli anni 2000, la sopravvenuta istituzione della Facoltà di medicina presso l’Università Kore fa cambiare inevitabilmente i termini di tale scelta. Nella logica del Policlinico dell’area vasta e centrale, il territorio nisseno ha infatti tutto l’interesse a trasferire il proprio decentramento dall’Università di Palermo all’Università Kore. In questa direzione si registra positivamente, da parte dell’attuale Commissario del Liberio Consorzio comunale di Enna Girolamo Di Fazio e dalla Vice Presidente dell’ARS Luisa Lantieri, la disponibilità a promuovere un ragionamento istituzionale con la rappresentanza nissena. Alla domanda “Oggi come va?”,  Schopenhauer avrebbe così risposto, “La volontà non manca”.

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