Settantacinque anni appena compiuti ed una passione che porta nel cuore da quando di anni ne aveva solo 10, il gioco del calcio.
Gioachino Amata, che a Troina tutti conoscono come Giacomino, è l’allenatore del pallone che da quasi 60 anni, insegna a generazioni di giovani a giocare a calcio.
Un record nel record, infatti, alla sua veneranda età, è l’allenatore più anziano della provincia di Enna.
“La prima palla la feci attorcigliando della carta, racconta Giacomino con lo sguardo trasognato, ai tempi si giocava per strada, con la polvere che saliva dalla terra, perché non c’erano strade asfaltate, tantomeno campi sportivi”.
Giacomino, nome e spirito di bambino, in un corpo di adulto. Un adulto che non ha smesso di sognare e far sognare centinaia di giovani, che sotto il suo sguardo attento, si sono allenati, alcuni diventando promesse del pallone.
“Non mi hanno mai dato ne medaglie, ne coppe per il lavoro svolto, racconta Giacomino, ma la ricompensa sono stati i miei ragazzi, e sentigli dire che grazie a me hanno imparato a giocare, mi ripaga di ogni singolo secondo speso per loro”.
Giacomino non si ferma un attimo mentre racconta queste cose, continua a saltellare sulle punte dei piedi, per non perdere l’allenamento, che fa tre volte a settimana, cascasse il mondo!
“Mi alleno due volte a settimana coi ragazzi della scuola calcio, e la domenica da solo, spiega. Parto da casa a piedi, anche con la pioggia o la neve. Arrivo al campo e comincio a fare la mia corsetta, che porto a termine a tutti i costi”.
È sempre circondato da bambini festosi che lo adorano, e mentre parla, uno di loro dice: “Il mister è così allenato che quando gioca con noi, non riusciamo a toccare la palla”.
“Sono stato io a fondare la prima squadra di calcio a Troina, racconta Giacomino, sia maschile che femminile. Ai tempi si giocava quartiere contro quartiere, solo successivamente nacque un’unica squadra che rappresentava il paese. Sotto il mio sguardo si sono allenati centinaia e centinaia di ragazzi, e tra di loro c’erano anche validi calciatori, anche tra le ragazze. Ma stiamo parlando di tanto tempo fa, quando non c’era l’apertura mentale di oggi, e le ragazze che giocavano a pallone non erano ben viste”.
Un amore per lo sport che va oltre il semplice allenamento. Un amore che traspare anche quando, mentre si allena, raccoglie bottiglie di plastica lasciate da qualcuno lungo il percorso.
“Lo sport è anche educazione e pulizia, racconta Giacomino, ai miei ragazzi insegno anche questo. Lo sport è energia per il corpo e per lo spirito, e le vere vittorie sono quelle che si fanno sul campo, senza compromessi”.
Sandra La Fico
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