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Bocciato il piano di riequilibrio per far uscire il Comune di Aidone dal dissesto finanziario

Aidone. Bocciato il piano di riequilibrio per far uscire il Comune di Aidone dal dissesto finanziario. Il decreto, a firma del sottosegretario di Stato, on. Wanda Ferro, non riconosce validità ai provvedimenti di risanamento adottati dal Comune di Aidone, in quanto gli stessi non garantiscono, ai sensi dell’articolo 261 del decreto legislativo 2000 n.267, il consolidamento della situazione finanziaria dell’Ente. Il dissesto finanziario del Comune di Aidone era stato dichiarato con deliberazione del consiglio comunale n. 29 del 3 dicembre 2020. L’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, per gli esercizi finanziari 2019/2023, era stata formulata dal Comune di Aidone con deliberazione del Commissario straordinario Carlo Pecoraro assunti i poteri della giunta comunale n. 77 del 5 maggio 2023, a pochi giorni dalle amministrative (28/29 maggio) che hanno eletto Sindaco l’insegnate Annamaria Raccuglia. L’ipotesi di bilancio riequilibrata è stata approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 12 luglio 2023. La Commissione per la stabilità finanziaria per gli enti locali (Cosfel), alla quale è stata inviata l’ipotesi di bilancio per l’approvazione definitiva, nella seduta del 20 marzo scorso, però, non ha dato parere favorevole. In base all’analisi della documentazione inviata, la Commissione ha stabilito che il Comune di Aidone ha predisposto un’ipotesi di bilancio relativa agli esercizi 2019/2023 che non garantisce, come previsto dall’art.259 del decreto legislativo, comma 1ter, del Tuoel, il riequilibrio finanziario ed economico consolidato nel tempo. Ha attivato i provvedimenti prescritti dalla normativa sul dissesto ma ha predisposto un’ipotesi di bilancio non idonea ad assumere un equilibrio finanziario ed economico consolidato. Tra le criticità evidenziate, in particolare: la massa passiva non è stata correttamente quantificata e sono presenti dati discordanti nel modello F rispetto a quelli trasmessi nei riscontri alle richieste istruttorie. La gestione dei beni patrimoniali disponibili presenta ampi margini di efficienza da colmare. Lo stesso piano delle valutazioni ed alienazioni per il triennio non fornisce indicazioni analitiche precise. Per la gran parte delle entrate non sono stati forniti dati relativi alla riscossione delle stesse e talvolta anche degli accertamenti. Il Comune di Aidone ha 45 giorni di tempo, dalla notifica del decreto per una nuova ipotesi di bilancio idonea a rimuovere le cause che non hanno permesso alla Commissione per la stabilità degli enti locali di esprimere parere favorevole all’ipotesi
di bilancio presentata.
Angela Rita Palermo

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