Carie, infezione dei tessuti e abrasioni ai denti: sono solo alcune delle patologie del cavo orale di cui soffriva Ötzi. A rivelarlo è il primo studio effettuato sui denti della mummia del Similaun da un team scientifico di Zurigo. La causa sarebbe da imputare al cibo dell’epoca, molto ricco di amido e di piccolissime schegge di pietra.
Un team del Centro di Medicina evolutiva presso l’Università di Zurigo, ha effettuato la prima tomografia computerizzata (Tac) ai denti di Ötzi, la mummia risalente al neolitico ritrovata sulle Alpi tra Italia ed Austria, in collaborazione con il New York College of Dentistry e Eurac di Bolzano. I risultati, pubblicati martedì sull’European Journal of Oral Sciences, hanno rivelato un numero sorprendentemente alto di patologie del cavo orale e problemi di dentizione.
Sono state infatti individuate numerose carie, alcune anche molto gravi, e una profonda abrasione dei denti tanto che uno dei molari perse una cuspide, la parte sommitale deputata alla masticazione. Secondo gli scienziati questi tipi di problemi del cavo orale sono da attribuire all’alimentazione ricca di amido di quel periodo storico. Gli uomini del Neolitico mangiavano spesso cibi fatti con i cereali, come zuppa o pane, in cui però rimanevano minuscoli pezzetti di pietra che erodevano i denti o peggio li scheggiavano. Questo tipo di dieta ha portato i ricercatori a pensare che Ötzi fosse un agricoltore più che un cacciatore.
I molari erano invece affetti da parodontite, un’infezione dei tessuti che determina la perdita dell’attacco dei denti all’alveolo in cui risiede, causando ascessi e mobilità del dente fino al suo completo distacco. Gli scienziati affermano che era una malattia molto comune all’epoca – è stata ritrovata anche in molte mummie egiziane e in altri teschi risalenti all’età della pietra – ma nella mummia del Similaun era agli stadi iniziali e permetterà uno studio più accurato dell’evoluzione dell’infezione nel corso dei secoli. Infine la Tac ha evidenziato un trauma meccanico ad uno dei suoi denti anteriori, probabilmente risultato da un incidente ed ennesima prova, a detta degli scienziati, della vita turbolenta vissuta da Ötzi.
Pamela Calufetti – montagna.tv