giovedì , Dicembre 26 2024

A Nicosia le vie “ecclesiastiche” del divorzio sono infinite

Donne! Siete stanche del vostro marito che russa la sera? Che non vi fa i piatti?

Che sta tutto il tempo a poltrire mentre voi vi spaccate la schiena? E voi, Uomini, avete adocchiato una bella ragazza da portare all’altare ma siete già sposati? Tranquilli, ci pensa la Chiesa a farvi separare! Finalmente i vostri sogni si potranno realizzare, basta infatti dichiarare che non si era capaci di intendere e di volere (o qualche altra formula stramba) al momento del fatidico sì che avete a disposizione un bel Tribunale ecclesiastico pronto a sciogliervi il matrimonio. Non vi stiamo prendendo in giro dato che in questi giorni siamo venuti a conoscenza che a Nicosia c’è la “Sacra Rotina”, istituita a seguito della riforma di Papa Francesco che ha voluto snellire l’iter di annullamento dei matrimoni (d’altronde ormai si sa che il cambio di stagione non è solo in termini di vestiario ma anche di marito) e quindi ha creato delle Sacre Rote mignon. E mentre nelle altre Diocesi non sappiamo come vanno le cose, a Nicosia sembra quasi che con la Sacra Rotina basta dichiarare di essere al momento del “sì” in una fase di poco giudizio che, magia, tutto viene cancellato, secoli di sacramenti buttati a mare. Ma tranquilli, se non volete farvi passare per quelli che hanno un momento di défaillance di giudizio (eventualmente se dichiarate che avete avuto visioni potreste comunque incorrere nella canonizzazione per direttissima), potete comunque dire che non volevate prole, oppure che non credevate nell’indissolubilità del matrimonio (solo i diamanti son per sempre) o che non credevate in Dio e improvvisamente vi siete trovati ad essere i nuovi San Paolo ricordandovi di avere un matrimonio di Santa Romana Chiesa da annullare. Se poi due si conoscono, si innamorano, si sposano, si divorziano, ora uno dei due si vuole risposare e quindi si va alla Sacra Rota (quella Romana) che però dice no. Passano gli anni, arriva Papa Francesco e questa Chiesa più aperta a tutti tranne agli omosessuali che al massimo possono aspirare ad una benedizione (e vabbè, almeno non ricorreranno anche loro alla Sacra Rota), si istituiscono le Sacre Rotine e quindi vuoi che non ci riprovano ad annullare il matrimonio? Ebbene, un bel giorno, la parte che subirebbe l’annullamento del matrimonio, si ritrova una bella raccomandata da parte della Diocesi di Nicosia in cui si ritrova a dover rispondere in 15 giorni (e che cavolo, Gesù è risorto in 3 giorni, vuoi che non riesci a trovare un avvocato, capire quei paroloni, far rispondere in 15 giorni?) ad una richiesta di annullamento del matrimonio perché vi era “difetto di giudizio da parte dell’attore” (in parole povere “se confondio”). Ora capite che se questo matrimonio venisse annullato vedremo che intanto la Sacra Rotina dice il contrario della sentenza della Sacra Rota, mai menzionata in questa nuova istanza (ma comunque questa evenienza si può attuare cambiando la formuletta di annullamento), ma soprattutto, poi vai a vedere come dimostrare che proprio in quel momento non si era “in giudizio” e come mai questa formula non si è posta già a suo tempo presso la Rota Romana, abbiamo il via libera per vedere il matrimonio come un accessorio e finalmente dimostreremmo quello che abbiamo sempre detto, ovvero che in questa Diocesi Dio è un abbellimento e la religione è buona solo per esercitare potere. In maniera vergognosa, peraltro, perché si andrebbe ad utilizzare un motivo che è causa di vera sofferenza per alcuni e si scherzerebbe con le malattie, semplicemente vomitevole. Ma noi siamo certi che stiamo andando troppo avanti, magari presi da un senso di anticlericalismo, e che il signor Vescovo, ma ancor meglio il signor Don Filippo Rubulotta, nr. 1 di questa Sacra Rotina, saprà eventualmente mostrarci con prove che il matrimonio nella Diocesi di Nicosia è qualcosa di sacro e quindi, tra tante richieste di scioglimento, la percentuale di matrimoni sciolti sarà ben più piccola dei matrimoni non sciolti, altrimenti le strade sono due: o questa Diocesi è popolata di pazzi e miscredenti (e dovremmo preoccuparci), oppure che la formula “Non separare ciò che Dio unisce” è valida per tutti tranne che per la Diocesi di Nicosia.
Alain Calò

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