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جالية العالم العربي في إيطاليا Lampedusa. Papa: No alla globalizzazione dell’indifferenza

papa-francesco-lampedusaLampedusa. Siamo tutti ‘Innominati’ come il personaggio dei ‘Promessi sposi’, ormai incapaci di piagere per la sorte degli altri e per le loro sofferenze. Una situazione prodotta dalla ”globalizzazione dell’indifferenza”. Questo il duro richiamo di papa Francesco nella sua omelia nel corso della messa allo stadio ‘Arena’ di Lampedusa. Ricordando i tanti morti nel Mediterraneo, che non hanno trovato neppure una sepoltura o chi piangesse per loro, il papa ha fatto riferimento al Manzoni affermando: ”ritorna la figura dell’Innominato. La globalizzazione dell’indifferenza ci rende tutti ‘Innominati’, responsabili senza nome e senza volto”. Quindi, facendo riferimento al brano biblico dell’omicidio di Caino perpetrato contro il fratello Abele il papa ha detto: ”Adamo dove sei?’, papa fiori lampedusa

‘Dov’e’ tuo fratello?’, sono le due domande che Dio pone all’inizio della storia dell’umanita’ e che rivolge anche a tutti gli uomini del nostro tempo, anche a noi”. Il papa ha, quindi, posto un’altra domanda: ”Chi di noi ha pianto per questo fatto e per fatti come questo?, per la morte di questi fratelli e sorelle? Chi ha pianto per queste persone che erano sulla barca? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini? Per questi uomini che desideravano qualcosa per sostenere le proprie famiglie? Siamo una societa’ che ha dimenticato l’esperienza del piangere, del ‘patire con’: la globalizzazione dell’indifferenza!”. ”Nel Vangelo – ha aggiunto il papa facendo riferimento al brano evangelico proposto cioe’ quello della fuga della famiglia di Nazareth in Egitto – abbiamo ascoltato il grido, il pianto, il grande lamento: ‘Rachele piange i suoi figli… perche’ non sono piu”. Erode ha seminato morte per difendere il proprio benessere, la propria bolla di sapone. E questo continua a ripetersi… Domandiamo al Signore che cancelli cio’ che di Erode e’ rimasto anche nel nostro cuore; domandiamo al Signore la grazia di piangere sulla nostra indifferenza, sulla crudelta’ che c’e’ nel mondo, in noi, anche in coloro che nell’anonimato prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada a drammi come questo. ‘Chi ha pianto?”’

papa francesco lampedusa (2)

”Il sogno di essere potente, di essere grande come Dio, anzi di essere Dio, porta ad una catena di sbagli che è catena di morte, porta a versare il sangue del fratello!”. Lo ha detto papa Francesco nela sua omelia a Lampedusa. Il pontefice ha parlato di una ”armonia che si rompe” e di un uomo che ”sbaglia e questo – ha aggiunto – si ripete anche nella relazione con l’altro che non e’ piu’ il fratello da amare, ma semplicemente l’altro che disturba la mia vita e il mio benessere”.

papa francesco lampedusa

Il papa, a braccio nel corso della sua omelia a Lampedusa, ha fatto riferimento a quanti sfruttano i drammi dei migranti per motivi economici. ”Ho sentito recentemente – ha rivelato – uno di questi fratelli passato per le mani dei trafficanti che sfruttano la poverta’ degli altri”. Anche questi drammi, ha notato ”è spesso una fonte di guadagno. Quanto hano sofferto questi fratelli e alcuni non sono riusciti ad arrivare…”.

Lampedusa si prepara per la visita di Papa Francesco

جالية العالم العربي في إيطاليا Comunità del Mondo arabo in Italia: Oggi Papa Francesco con la sua visita a Lampedusa ha fatto un gesto storico, unico, importante e concreto per ricordare tutti i morti invisibili nel mare della sicilia ma altrettanto importante per ricordare ai politici del mondo di mettere in campo soluzioni costruttive ed umani per gli immigrati in difficoltà, per i poveri e per i rifugiati politici e che non accadono più. Cosi commenta Aodi Foad presidente Co-mai ed Amsi la visita storica di Papa Francesco ed il suo significato visto dal mondo degli immigrati. E’ molto significativa anche la coincidenza della visita un giorno primo dell’inizio del mese di Ramadan, un mese sacro per l’Islam anche per gli immigrati, i rifugiati, i prigionieri musulmani che stanno in difficoltà e si prestano a fare il digiuno anche se stanno in condizioni molto difficili. Grazie Papa Francesco di averlo ricordato. La Co-mai ha apprezzato questo gesto indimenticabili di Papa Francesco di aver voluto essere tra gli immigrati ed i musulmani, di ascoltarle e di farli sentire ancora che sono esseri umani, è un contributo importante per umanizzare le politiche dell’immigrazione e non è assolutamente un incoraggiamento all’immigrazione clandestina. Papa francesco con la sua Umanità, Sensibilità e Semplicità è il difensore dei diritti umani nel mondo, della vera ed umana globalizzazione e della Pace nel mondo arabo. La Co-mai si associa ai ringraziamenti all’isola di Lampedusa, ai volontari, alle associazioni che aiutano ed assistono tutti i giorni gli immigrati con grande professionalità ed umanità.

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Rescue boats and people search for survivors after Djibouti-flagged vessel sank off coast of Djibouti

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