giovedì , Novembre 21 2024

Enna. “Antonio Maddeo, un intellettuale ennese tra cinema e teatro”

Enna. Alla presenza di un folto pubblico e con l’intervento di Massimo Caminiti, presidente del Cinit-cineforum italiano, di Rocco Lombardo, presidente del Comitato ennese della Dante Alighieri, di Stefania Maddeo, figlia del regista scomparso e di Liborio Termine, critico cinematografico e preside di facoltà alla Kore, è stato presentato il libro di Valentina Barbagallo dal titolo: “Antonio Maddeo, un intellettuale ennese tra cinema e teatro”, edito da “Il Lunario. L’incontro è stato aperto da Cettina Emmi, direttrice della multisala GriVi, che ha ospitato l’incontro. Dopo l’intervento introduttivo di Rocco Lombardo, che ha condotto la serata, è stata la volta di Massimo Caminiti che si è detto onorato di aver contribuito alla pubblicazione del volume, un atto dovuto alla poliedrica attività di Maddeo, una personalità nel campo cinematografico e non solo, che “si inserisce nella linea di programma che il Cineforum si è prefissato di percorrere per valorizzare personaggi ‘solitari’, meritevoli di essere portati alla conoscenza di un vasto pubblico”. Liborio Termine, che è stato amico e collaboratore del nostro regista, ha ricordato le comuni esperienze fatte col “Cinema di piazza” degli anni giovanili; ha quindi ricostruito la vita artistica del Maddeo, maturata negli anni Cinquanta-Sessanta. “Antonio non è stato un artista regionalista e provinciale, ha specificato Termine, ma un autore dal respiro autenticamente internazionale…forse anche per questo volle costringersi a vivere, con grandissima pena, nella provincia più remota e immobile come uno scienziato nel chiuso di un laboratorio”; ha concluso, congratulandosi con l’autrice del libro, Valentina Barbagallo, che, “con il suo impegno di attenta e puntigliosa ricercatrice, è riuscita a delineare gli aspetti più autentici di un uomo che ha speso la sua vita per il cinema e il teatro”. L’autrice ha introdotto la proiezione di “Ucciata” e “Juxta crucem lacrimosa” dicendo che “i corti di Maddeo non sono frutto di mero dilettantismo ma ‘piccoli film’ di grande rilevanza sociale e umana”. Stefania Maddeo, presidente dell’associazione culturale “Antonio Maddeo”, che ha organizzato l’incontro, insieme alla Dante e alla Cinit, ha ringraziato con viva commozione tutti gli intervenuti, anche a nome della famiglia e dei tanti amici di Antonio.
Salvatore Presti

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