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Enna: ‘SEPARATI IN CASA’ di Pino Grimaldi

Enna 15/11/05 – La casa è quella comune: dei riformisti (o democratici?).Vasto appartamento in condominio fornito d’ogni facility (opinionisti,attori,cantanti ex e non, trasformisti vecchi e nuovi, idealisti,illusi, incazzati e chi più ne ha più ne metta) ove trovano posto tutti i partiti ed il loro contrario (girotondisti, sindacalisti, frange di tutti i tessuti) insomma un pourpourri al di la di ogni fervida immaginazione. Nulla da ridire ovviamente, soprattutto nel bel paese ove più le cose sono complicate più sono apprezzate.

Ma, come sempre in ogni famiglia -peggio se condominio- c’è sempre l’ora della verità.
Accade nell’Isola: e ci si chieda cosa avverrà nel borgo.
Ove si sa il condominio ha vinto la tornata comunale (ma non solo, invero) e ci si appresta (loro) alle primarie (ma chi glielo fa fare con le regionali il cinque marzo?) e l’inghippo si rivela in tutta la sua magnificenza.

Due candidati, ma forse qualche altro (gli ultimi saranno i primi?): Latteri,-un nome, una marca, una garanzia; e Borsellino, specchiato esempio di virtù familiari.
L’uno fornito (senza offendere) da un giardino, la margherita e l’altra -si donna e piacevole- dagli “exex” comunisti ora ribattezzati ed ovviamente con nome cristiano.
Nulla da dire su entrambi – ma per e con versi diversi – che eventualmente richiederebbe enciclopedie anche se “bur”.
Ma si da il caso che le loro candidature facciano rischiare amicizie fabbricate con tessuti, si, di seconda mano, ma in apparenza capaci di proteggere dal freddo della sconfitta.
La margherita va di moda (c’è un tempo per ogni fiore!) e le transumanze sono sotto gli occhi di tutti (dc:flectar sed non frangar!), ed il borgomastro nostrano le appartiene e dunque – d’accordo, teoria solo teoria – il Rettore, leggi Latteri ha da essere supportato ed eletto.
Ma i padrini, in senso cristiano si intende, del borgomastro sono gli “exex” che potrebbero portare la cambiale (che brutta parola) all’incasso e pretendere che la Borsellino (ottima padrona di casa cui – e questo è serio e grave – hanno ucciso un fratello che fu anche magistrato ad Enna e con il quale (infandum dolorem) prendevo il caffè da Marro con Scaduto e Gebbia e Lombardi poi Pr in Calabria) sia sostenuta ed eletta, almeno nel borgo e circonvicini.

Ed il Presidente della Provincia nonché creatore della Kore che fa?
Ed il povero -si fa per dire- calunniato d’annata ma sempre uscito indenne ed assolto, vice presidente della regione si mette a litigare per fare un torto a Fava?Ed “il bello guaglione” (ormai italianizzato dal bolognese), che indicazioni (stavo per dire direttive o forse ordini) darà?
Possono farsi rifregare l’autodromo, la immondizia con annessi e connessi per uno o una tale che vuole far da “Governatore” (quante cose hanno esportato i Clubs Service e l’America!) in Sicilia quando è risaputo che nel borgo può anche venire il Capo dello Stato (visita ad limina) o il Papa (perché no?) ma il Governatore se ne infischia ché tanto i “babbi” di Castrogiovanni andranno sempre ad elemosinare anziché chiedere o pretendere?

Insomma un dilemma nel quale l’Autority non metterà parola per la sua nota neutralità ed equidistanza che lo ha sempre caratterizzato fin da quando era impiegato all’Ospedale (basta leggere i suoi libri).

Ed allora?
Anziché a manca guardare a dritta?
Peggio che andar di notte!

Conforta sapere – ma ne dispiace veramente -che anche Soldini in pieno Atlantico ha fatto naufragio, ma si è salvato. E poi se son rose – volevo dire margherite – fioriranno.

Anche se con la nebbia in verità è difficile.

Pino Grimaldi
grimliondr@libero.it

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