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“I femminicidi sono una emergenza sociale da non sottovalutare, soprattutto in un momento di difficoltà generale come quello attuale in cui i valori della coesione sociale sono sempre più a rischio”: lo dice Elvira Morana, della segreteria regionale Cgil, a proposito dell’omicidio, a Palermo di Rosi Bonanno, l’ultimo di una lunga serie che dal 2012 ha contato in Sicilia 17 vittime. “Un altro episodio che sconvolge- afferma Morana- , turba le coscienze e obbliga a chiedersi se si è fatto e si sta facendo abbastanza per invertire una rotta drammatica”.
Morana dunque rileva che “non è stato attivato presso l’assessorato alla Famiglia l’Osservatorio previsto dall’articolo 11 della legge regionale 3 del 2012- osserva Morana- che deve essere finalizzato alla creazione di una sinergia tra tutti i soggetti preposti e alla verifica sulle attività delle strutture presenti nel territorio , ad esempio i centri antiviolenza, per sostenerne l’azione. La legge peraltro prevede un ampio ventaglio di interventi sul fronte sia del sostegno alle donne vittime di violenza – aggiunge -che su quello della prevenzione. Quest’ultimo punto- sottolinea Morana- è fondamentale: la sensibilizzazione e l’approccio sul fronte culturale al problema, con il coinvolgimento anche delle scuole, è importantissimo per segnare una svolta su un tema così delicato che coinvolge le donne nella loro sfera più personale”. L’esponente della Cgil
ribadisce la necessità di “rafforzare tutti gli strumenti in grado di creare rete, di promuovere al massimo l’informazione e la sensibilizzazione sull’argomento per cercare di venire a capo di quello che sempre più si configura oltre che come una questione criminale, come una problema di civiltà e di convivenza civile”.
