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No Muos: levata di scudi a Caltagirone

no-muos niscemiInequivocabile levata di scudi del Consiglio comunale di Caltagirone contro il Muos, l’impianto militare statunitense in costruzione a Niscemi, di cui si paventano forti rischi per salute e ambiente. L’assise locale, a conclusione della seduta straordinaria svoltasi ieri sera, ha approvato all’unanimità una mozione di indirizzo politico – amministrativo con cui fa proprie le ragioni degli appartenenti al comitato OndEvitare e al comitato Mamme No Muos di Caltagirone, protagonisti dell’occupazione dell’aula consiliare durata 9 giorni e conclusasi proprio ieri sera, e rilancia l’esigenza di una forte azione di protesta e sensibilizzazione che coinvolga tutte le municipalità siciliane.

Col documento si condividono le preoccupazioni manifestate dai comitati sulla pericolosità del Muos sia per la salute e il territorio (un’area rientrante nella denominazione di Sito d’interesse comunitario), sia per l’economia della zona “per il depotenziamento della capacità di trafficio aereo dell’aeroporto di Comiso a causa delle interferenze che impediranno l’operatività di due delle quattro rotte della struttura aeroportuale”.

Il Consiglio impegna pertanto l’Amministrazione comunale (che ha manifestato la propria “piena condivisione e disponibilità”), “a indirizzare all’ufficio di presidenza della Regione Sicilia richiesta di chiarimenti in ordine alla discrepenza tra l’ultima decisione assunta dalla Regione stessa (la revoca della revoca dell’autorizzazione) e le risultanze della relazione degli esperti Mario palermo e Massimo Zucchetti, nominati dallo stesso ufficio”. L’assise impegna altresì l’Amministrazione “a sollecitare la Regione all’indizione di apposita conferenza di servizi per l’esame contestuale delle relazioni tecnico – scientifiche redatte dall’Istituto superiore della sanità e dai periti nominati dalla Regione, nonché alla visione dell’istanza di risarcimento danni indirizzata alla Regione stessa dal ministero della Difesa e relativa al provvedimento di revoca delle autorizzazioni. In attesa di queste verifiche – prosegue la mozione – si chiederà espressamente, agli enti di competenza, di apporre i sigilli alla base Muos, visto che essa è priva delle autorizzazioni paesaggistiche dallo scorso 19 giugno”.

Col documento si chiede, inoltre, di far valere il “principio di precauzione”, con il quale si tutelano il territorio e la salute della gente ove ancora la scienza non si esprima chiaramente, e il “principio di proporzionalità”, che eviterebbe di condannare ulteriormente la regione ad altre fonti di inquinamento.

Infine, il Consiglio si impegna “a partecipare formalmente alla manifestazione nazionale No Muos del prossimo 9 agosto a Niscemi, esibendo il gonfalone del Comune e la fascia tricolore”.

L’approvazione della mozione è stata preceduta dagli interventi di alcuni attivisti dei comitati locali (Samanta Cinnirella, Ismaele Conte, Fabio Piluso), che hanno esposto e ampiamente argomentato le ragioni dell’ occupazione e della protesta. Inoltre è intervenuto in videoconferenza Massimo Zucchetti, docente del Politecnico di Torino, convinto assertore dei gravi danni e dei forti pericoli connessi al Muos, incaricato dalla Regione siciliana di far parte della commissione tecnica composta per valutare i rischi sanitari sulle emissioni radar dell’impianto americano in costruzione a Niscemi.

E’ seguito un ampio dibattito in Consiglio: convinto no al Muos da parte di Fortunato Parisi, Luca De Caro, Elisa Privitera, Gemma Marino, Marco Failla, Alfredo Scozzarella, Filippo Pozzo, Luca Di Stefano, Fabio Roccuzzo, Andrea Michelangelo Lirosi, Paolo Crispino, Andrea Bizzini e dal sindaco Nicola Bonanno.

Hanno assistito alla seduta rappresentanti dell’Amministrazione e del Consiglio comunale di Mirabella Imbaccari, mentre iniziative analoghe a quella di Caltagirone sono annunciate in altri comuni della zona.

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