Sarà il prestigioso gala di danza “Eleonora Abbagnato e le Stelle dell’Opéra di Parigi” ad aprire, il 22 agosto al Teatro Antico di Taormina, la quinta edizione del Festival Belliniano, rifondato a Catania nel 2009 da Enrico Castiglione insieme al Comune di Catania, alla Provincia di Catania e al Teatro Massimo Bellini.
Come le precedenti edizioni, programmate da Enrico Castiglione con grande partecipazione di pubblico e rinnovato successo, anche quella odierna – che si snoderà per ben tre mesi tra Taormina e Catania – si annuncia di vivo interesse già nell’appuntamento inaugurale, che vedrà protagonista la celebre danzatrice palermitana.
Eleonora Abbagnato è alla sua prima esibizione in Italia dopo la nomina ad étoile dello storico corpo di ballo francese, che festeggia nel 2013 tre secoli di vita e di gloria. Nel proporre questo gala, che annovera altre star della compagnia parigina, Enrico Castiglione compie una scelta che affonda nelle radici più profonde dell’universo belliniano, di cui il festival si è fatto promotore fin dal 2009 come mai si era verificato prima d’ora. Il cartellone sarà infatti incentrato sulla dimensione e la vasta risonanza europea che hanno accompagnato la parabola umana ed artistica del compositore etneo, che con il debutto dei “Puritani” conobbe nel 1835, proprio a Parigi, la piena consacrazione.
Il Festival, rivolto ad un pubblico internazionale, partirà dunque il 22 agosto dal Teatro Antico di Taormina con un evento particolarmente atteso, che riporta la grande danza al centro del Festival Belliniano, così come avvenne per la prima edizione del 2009 con il balletto “Le Baccanti” di Misha va Hoecke al Teatro Romano di Catania.
L’edizione 2013 propone “Eleonora Abbagnato e le stelle dell’Opéra di Parigi”: celebrare la danza con una delle protagoniste più in vista dei nostri giorni, e attraverso una delle istituzioni più blasonate, è il tema di questa inaugurazione del festival dedicato a Bellini, nel segno del legame artistico e umano che unì e unisce il compositore etneo alla capitale francese, dove riscosse i suoi ultimi e più splendenti allori.
Eleonora Abbagnato, oggi più che mai stella brillantissima, si attornia di danzatori di bravura e talento straordinari. «Tornerò con due date nella mia Sicilia» ha dichiarato, felice di esibirsi nella sua terra, riferendosi appunto al gala di Taormina con le stelle dell’Opéra, nonché ad un altro spettacolo, “Eleonora Abbagnato and Friends”, che terrà al Teatro di Verdura di Palermo (8 settembre).
A Taormina si esibiranno con lei altre tre étoile dell’Opéra: Nicolas Le Riche, Clairemarie Osta e Benjamin Pech. Ad affiancarli ballerini di alta scuola come Amandine Albisson-Pivat, Héloïse Bourdon, Alexandre Gasse, Aurélien Houette, Allister Madin, Alice Renavand.
La presenza in programma del balletto “Carmen” di Roland Petit è emblematico del successo di Eleonora Abbagnato per due motivi. Intanto il coreografo francese è stato il suo “scopritore”, la notò ancora bambina, dandole il ruolo della giovane Aurora nella sua “Bella addormentata” e portandola, negli anni, alla fama che la danzatrice ha conquistato anche attraverso i balletti di Petit. Inoltre è dopo aver ballato “Carmen” che è stata proclamata étoile.
Ballerino dal temperamento forte e al contempo raffinato, Nicolas Le Riche è partner di Eleonora Abbagnato in “Carmen” e inoltre, in veste di coreografo, presenta “Odyssée”, su musica di Arvo Part. Pure Benjamin Pech propone una coreografia, creata insieme alla stessa Abbagnato: “Stabat Mater”, un balletto drammatico che traduce in danza il tema della crocefissione.
In programma spiccano ancora creazioni variegate: un altro lavoro di Roland Petit, “Le Rendez vous”, dai toni sensuali, ironici e dark nel finale a sorpresa; “La Dama delle camelie”, balletto di John Neumeier, su musica di Chopin, ispirato all’omonimo romanzo di Alexandre Dumas figlio; “Entre d’eux”, una coreografia contemporanea su musica di Gabriel Fauré, creata da un’altra étoile dell’Opéra, Kader Belarbi.
Arricchiscono il gala brani tratti dai titoli più famosi del repertorio classico – come “Il lago dei cigni” e “Don Chisciotte” – che mettono in luce lo stile inconfondibile e brillante, basato sulla tecnica impeccabile e audace dei ballerini dell’Opéra di Parigi.
Gli altri appuntamenti del Festival Belliniano 2013
Il Festival Belliniano prosegue a Taormina con due grandi concerti lirico-sinfonici, programmati in date ravvicinate per favorire il flusso turistico nella Perla dello Jonio, la località della Sicilia certo più famosa nel mondo.
Il “Bellini Verdi Wagner Opera Gala” (7 settembre, Teatro Antico di Taormina, ore 21,30) è stato ideato da Enrico Castiglione per rendere omaggio a tre geni assoluti della lirica e della musica, legati da profonde affinità. Tra i principali meriti di Vincenzo Bellini, come rileva la critica più avvertita, c’è infatti quello di rappresentare l’anello di congiunzione tra il melodramma romantico italiano e quello tedesco, che tra i massimi esponenti annoverano rispettivamente proprio Verdi e Wagner, dei quali ricorre altresì il bicentenario della nascita. Si esibirà l’Orchestra Sinfonica del Bellini Opera Festival sotto la direzione di Francesco Di Mauro, uno dei migliori direttori d’orchestra siciliani della sua generazione, e di Paolo Carbone, versatile direttore nato a New York ed attivo sia in campo operistico che sinfonico.
Due giorni dopo (9 settembre, ore 21.30, sempre al Teatro Antico) un altro concerto-evento in esclusiva vedrà alla ribalta il grande violinista Shlomo Mintz. Mentre è ancora vivo il ricordo del trionfale recital tenuto da Uto Ughi per il Festival Belliniano 2012 al Teatro Romano di Catania, l’attesa è ora tutta per il virtuoso israeliano, che eseguirà il Concerto per violino ed orchestra in re magg. op. 61 di Beethoven, autore le cui geniali composizioni ebbero ruolo fondamentale nella formazione del giovane Bellini. La scelta s’inserisce peraltro nel filone “beethoveniano” che Enrico Castiglione ha aperto a Taormina realizzando la storica integrale delle Nove Sinfonie dirette da Lorin Maazel. Il concerto, affidato alla direzione d’orchestra di Cem Mansur, prevede ancora pagine verdiane, belliniane e wagneriane, secondo le linee tematiche di cui si è detto, all’interno di una coerente visione storica e musicologica. Il festival coltiva difatti finalità artistiche, culturali e filologiche, che lo hanno segnalato nel panorama musicale internazionale per l’impatto mediatico come per il rigore scientifico.
Dal Teatro Antico di Taormina, il Festival Belliniano si sposterà a Catania, città natale del compositore, con un ricco programma di manifestazioni, incentrate sulla celebrazione degli anniversari belliniani, sia la ricorrenza della morte, il 23 settembre, sia quella della nascita, il 3 novembre, con l’atteso ed ormai tradizionale Concerto in Cattedrale diretto da Mons. Nunzio Schilirò. E si rinnoverà anche nel 2013 il gemellaggio con Parigi e la cittadina di Puteaux, dove Bellini si spense nel 1835.
Prima del Concerto del 3 novembre, data della nascita in cui Bellini sarà festeggiato nel Duomo dove riposa, il festival proporrà dunque un articolato calendario. E attraverso la diffusione garantita dalle riprese RAI e delle principali reti televisive mondiali, grazie alle credenziali che il Bellini Festival ha saputo conquistarsi nel suo primo lustro di vita e al nome internazionale del maestro Enrico Castiglione, numerosi saranno i concerti e gli appuntamenti che rilanceranno da Catania nel mondo il retaggio e l’arte di Vincenzo Bellini, con la partecipazione di star della lirica e di valenti ed affermati concertisti.