Prosegue fervida l’attività culturale ed artistica alla Sala Magma di Catania. Dopo il week end “tutto esaurito” caratterizzato dal recital con il cantautore Gregorio Lui e l’esperto regista ed attore Alfio Guzzetta, con quest’ultimo che su quelle assi tornerà straordinariamente in scena “in solitaria” il prossimo venerdì 15 e sabato 16 sempre alle 20.30 per sostenere la campagna abbonamenti della stagione teatrale, oltre all’entusiasmante presentazione di “momenti d’amore” del poeta Orazio Indelicato, ecco che riparte l’apprezzata e prestigiosa rassegna concertistica “Fuorischema”, diretta dal M° Salvatore Daniele Pidone, reduce da un’applaudita tournée in Canada durante la quale è stato insignito di importanti riconoscimenti. Come sempre, la venue per questa serie di eventi si conferma proprio la Sala Magma di via Adua 3 a Catania, che con la sua acustica intima e raccolta rappresenta la location ideale per questi preziosi appuntamenti.
Domenica 17 novembre alle 20, ecco quindi il duo Enza Arena & Davide Sciacca (flauto e chitarra), che presenteranno al pubblico un repertorio ricco e variegato.
Ecco una presentazione dell’ensemble, il profilo dei due artisti, con l’elenco dei prossimi appuntamenti ed i dettagli del cartellone teatrale:
Duo Arena-Sciacca
Il sodalizio artistico tra la flautista Enza Arena e il chitarrista Davide Sciacca nasce nel 2011. L’intensa attività concertistica li ha visti proporre, nel corso degli anni, un vasto repertorio che ha sempre ricevuto numerosi consensi da parte del pubblico e della critica. Si sono esibiti nell’ambito di stagioni concertistiche organizzate da enti ed associazioni musicali prestigiose in teatri, auditorium, all’interno di monumenti storici e sono stati spesso oggetto di riprese televisive.
Attualmente stanno lavorando alla produzione della loro prima incisione discografica dal titolo “Da Bellini al Sudamerica”, l’uscita del Cd è prevista per gennaio 2014.
ENZA ARENA, flauto
Si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania sotto la guida della Prof.ssa Elena Favaron e successivamente conseguito il Diploma accademico di II livello in Discipline Musicali.
Perfezionatasi con artisti di fama internazionale (Persichilli, Pretto, Blazej, Fabbriciani, Quintetto Bibiena, Vella, Oliva), sempre in qualità di allieva effettiva, ha inoltre partecipato a numerosi corsi e laboratori di musica Contemporanea e del Novecento (Ballista, Schaller, Vidolin, Oddeninno, ecc.) corsi sull’ ornamentazione musicale barocca con C. Marotta, masterclasses di T. Kaban, Grube.
Si è affermata in numerosi concorsi nazionali ed internazionali
Ha curato la parte musicale dello spettacolo “Luoghi indiscreti della memoria” di Ugo Pagliai e Paola Gassman.
Nel 2004 partecipa a Novara al “Premio Nazionale delle Arti”, concorso riservato ai migliori diplomati di tutta Italia.
Vanta numerose collaborazioni con orchestre ed ensemble strumentali quali Teatro Massimo “V. Bellini” Catania, Malta’s Philarmonica Orchestra, Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile di Catania, Orchestra Filarmonica ”Paul Costantinescu” di Ploiesti (Romania), Orchestra ERSU, Orchestra “G. Verdi”, Orchestra Sinfonica dell’Istituto Bellini, Ensemble vocale e strumentale “Camerata Accentus”, il Piccolo Teatro di Catania, il coro giapponese “Komae Female Chorus” e l’Orchestra Filarmonica Auditorium S. Nicolò, etc…
Si è esibita in numerosi teatri quali Auditorium ed Anfiteatro Le Ciminiere, , Teatro Bellini Catania, Teatro Politeama Palermo, Teatro Sangiorgi, Teatro Metropolitan di Catania, Auditorium Benedettini, Teatro delle “Muse” Perugia, Teatro Greco di Siracusa, Teatro “La Fenice” Biancavilla ed in prestigiose sale come Auditorium Bellini, Aula Magna ROMA TRE Roma, “Villa Penna” Scicli, Sala Museion, Katane Palace, Cortile Platamone Catania, Sala Magma, partecipandoad importanti eventi organizzati da enti ed associazioni quali Lions Club di Catania, Lions Club di Palazzolo Acreide, Lions Club S. Venerina, Lions Club Misterbianco, Associazione Culturale “Archè”, A.GI.MUS, Centro Culturale Magma, Associazione Centro Storico, Rotary Club, ACIT Catania, Komae Female Chorus, etc…
Si è abilitata nella classe di concorso AG77 per l’insegnamento dello strumento musicale nelle scuole medie.
Segue i corsi di Alto Perfezionamento Flautistico del M° S. Vella, ed in musica da camera con chitarra del M°. G. Puddu.
Svolge intensa attività concertistica sia da solista che in varie formazioni cameristiche ed orchestrali in Italia e all’estero.
Da oltre un decennio si occupa di musica da camera con chitarra, eseguendo un vasto repertorio che comprende autori del ‘800 quali Giuliani, Carulli, Molino, Paganini, fino ai più moderni e contemporarnei Ibert, Piazzolla, Granados, Machado.
Inoltre, la vede impegnata nell’esecuzione di arrangiamenti di celebri pezzi di tango, milonghe e tango valse di famosi compositori argentini quali Gardel, Stamponi, Piazzolla ect.
È titolare della cattedra di Flauto del circolo didattico “G. Nosengo – Rodari” di Gravina di Catania.
Suona un flauto Pearl Gold 14 K.
DAVIDE SCIACCA, chitarra
Intraprende lo studio della chitarra sotto la guida del maestro Domenico Scaminante e nel 2008 consegue il diploma in chitarra con il massimo dei voti presso l’Istituto musicale V. Bellini di Catania. Completa gli studi conseguendo, nel 2010, il biennio di secondo livello abilitante all’insegnamento dello strumento musicale e il diploma accademico di secondo livello in discipline musicali ad indirizzo interpretativo-compositivo in chitarra con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto musicale V. Bellini di Caltanissetta sotto la guida del maestro Renato Pace.
Segue corsi di perfezionamento e di interpretazione musicale con il pianista Andràs Schiff, i violinisti Augusto Vismara, Christophe Grube, i chitarristi Carlo Ambrosio, Giovanni Puddu, Giulio Tampalini, Costas Cotsiolis, Philippe Villa, Amanda Cook, Richard Jacobowsky, Linda Calzolaro e Nello Alessi.
Vince il I° premio assoluto nei concorsi nazionali “Tuttarte” di Catania e “Giuseppe Ierna” di Floridia, il I° premio nel concorso internazionale “Magma” di Catania, il I° premio nei concorsi nazionali “Città di Palermo”, “Tuttarte”, “Alfio Pulvirenti” di Comiso, “Giuseppe Ierna” e in due edizioni del concorso “Placido Mandanici” di Barcellona Pozzo di Gotto. Ottiene i premi speciali della critica “Saint-Saens” e “Collegium Ars Musica” nel concorso nazionale “Città di Palermo”.
Ha al suo attivo numerosissimi concerti – da solista, in formazioni da camera e da solista con orchestra – in teatri, associazioni culturali, università e comunità religiose.
Ha accompagnato numerosi artisti locali come turnista e in rassegne quali “Sanremo Rock”, “Star Sprint”, “Tim Tour” e “Girofestival”, ha altresì partecipato a diverse sessioni di registrazione in studio. Si è esibito per le emittenti televisive Sky, Tele D e Rei tv.
È docente di strumento musicale presso la scuola media “Ponte” di Palagonia (CT).
Fuorischema autunno 2013
Domenica 17 novembre, ore 20: Enza Arena – Davide Sciacca (flauto e chitarra)
Martedì 17 dicembre, ore 20: Rosario Mangano – Venera La Rosa (tromba e pianoforte)
Sabato 21 dicembre, ore 20: Natalia Ruscica – Davide Sciacca (violino e chitarra)
Domenica 22 dicembre, ore 20: Trio diretto da Annalisa Mangano
Sabato 28 dicembre, ore 20: Concerto nel tempo di Natale
Stagione teatrale 2013/2014
29, 30 NOVEMBRE 2013/ 01 DICEMBRE 2013
L’occasione
di Melania La Colla
Niente può riuscire più efficace, per esorcizzare la paura della morte, che riderci sopra, guardandola a debita distanza. In queste scene farsesche – come in una passerella – i personaggi sfilano ognuno con l’intento di sfruttare “L’OCCASIONE” a proprio vantaggio, ma a fronte di più o meno false testimonianze d’affetto di conoscenti e parenti, almeno un amico sincero, il povero Vincenzino Risina, in vita l’ha avuto…
Un’ “Occasione” quindi, per meditare su alcuni aspetti negativi dell’animo umano: l’ipocrisia, l’opportunismo più sfacciato, il falso perbenismo. Vuole essere, inoltre l’ “Occasione” per mettere in evidenza il valore dell’amicizia.
Si è voluto ironizzare su uomini e situazioni, certamente ”estremizzate” o su certi risvolti – perché no? – a volte umoristici, che spesso ritroviamo all’interno di accadimenti tristi e inevitabilmente presenti nella vita di ogni uomo.
Avere questa consapevolezza, ci può aiutare a vivere meglio.
10, 11, 12 GENNAIO 2014
Cantando e contando con…testi diversi
spettacolo one man show di e con Pippo Patanè
Lo spettacolo si articola sulla proposizione di canzoni umoristiche originali intervallate da testi in gran parte anch’essi originali. Pippo Patanè, medico, trae spunto proprio dalla sua professione per legare insieme una serie di siparietti umoristici e comici, all’interno dei quali agiscono – a volte – alcuni improbabili personaggi, colti fra quelli che frequentano la sala d’attesa del suo studio e che prendono vita nella finzione scenica.
Testi recitati e cantati si alternano in modo da proporre una varietà di contesti capaci di rappresentare quel piccolo (o grande?) cosmo che costella la nostra quotidianità.
Mao, Belzebù e il Padreterno
di Nino Greco
14, 15, 16 FEBBRAIO 2014
La storia dell’uomo è pregna di momenti utopici. Uomini che hanno vissuto un ideale e per il quale hanno lottato tutta la vita.
Ma quanti di questi ideali, nel loro procedere, hanno mantenuto quello spirito iniziale? Quanti hanno realizzato il sogno? E quanti, alla fine, non sono stati stravolti da interessi di potere?
Non solo: quante di queste utopie, sotto il pretesto di una “santa” idea, non hanno prodotto che tragedie sociali, distruzioni, stragi?
Il tema comporterebbe lunghi dibattiti, discussioni, approfondimenti. Ma sarebbe una cosa molto seria e la vita, forse, va vissuta con più leggerezza.
Per questo abbiamo pensato al gioco. Un gioco a tratti amaro, ma proposto con un pizzico di distacco, di ironia e di sano – speriamo – divertimento.
La stazione, esterno, notte
a cura di Alessandro Sparacino
14, 15, 16 MARZO 2014
Di notte, in una stazione ferroviaria. Fra le panchine che guardano i binari, due personaggi (padre e figlio) discutono tra loro: quasi un riesame della propria vita, alla scoperta di errori, incomprensioni, di un passato che incombe sul presente e sul futuro di ognuno di loro.
Un mondo che si mostra carico di affetti e di sentimenti che, però, spesso sono stati traditi.
Uno spazio dove si realizzano Incontri di varia umanità. Un luogo che, per definizione, è incrocio di vie e di uomini, tanto diversi eppure tanto simili: problemi, angosce. Angosce di una vita che improvvisamente può mutarsi in dramma, nel momento in cui apprendi che, di questa vita, te ne rimane solo uno scorcio, breve, ma che ti offre un calice, pieno di amarezze e di rimpianti, da bere per intero.
Due testi che diventano affini e quasi consequenziali, e lo spazio della stazione annulla l’impalpabile diaframma che separa il teatro dalla vita, la finzione dalla realtà. I due atti unici vengono messi in scena, senza intervalli, in una sintesi ardita che sta tra l’autoanalisi, il grottesco e il dramma.
Oratorio di resurrezione
di Renato Pennisi
11, 12, 13 APRILE 2014
Quattro voci si confrontano sulla creazione e sul nostro destino. È un percorso di crescita, sacrificio e perenne stupore. E il filo che attraversa la storia e il nostro pensiero ci lega a una promessa incomprensibile, perché se ogni divenire sembra diretto inesorabilmente al proprio annientamento, l’oscurità irrimediabile in cui ogni creatura è immersa si accende misteriosamente di un bagliore che nulla ha di terreno. E il dolore diviene canto, improvvisa gioia.
Repitu d’amuri
di Salvo Nicotra, da Santo Calì
9, 10, 11 MAGGIO
È una finestra aperta su Santo Calì – una delle più alte espressioni del Novecento letterario – di cui si traccia un profilo utilizzando parole tratte dai suoi scritti che così rivivono sulla scena. Nessuno meglio del poeta linguaglossese ha dato voce alla gente dell’Etna, alla sofferenza degli sfruttati, al dramma dell’emarginazione e dell’emigrazione, all’odio-amore per la “montagna”, fonte di vita ma anche di
distruzione…
“Rèpitu”, per le genti del versante settentrionale del vulcano, è contemporaneamente “lamento” e invito al riscatto; è metafora di una condizione umana universale che solo un poeta è in grado concepire.