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Palermo nuova programmazione di Wagner al Teatro Massimo

Teatro Massimo di PalermoL’anno musicale dedicato a Verdi volge al termine con le ultime repliche della Traviata – spettacolo che ha fatto registrare il tutto esaurito per ogni rappresentazione e che ieri è stato apprezzato anche dal Ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo Massimo Bray – e con la conferma che il Teatro Massimo non rinuncia alla sua vocazione di palcoscenico wagneriano: il Commissario straordinario, prefetto Fabio Carapezza Guttuso, insieme al regista Graham Vick confermano infatti che – alla fine della stagione 2015, e come titolo inaugurale di quella 2016 – saranno messe in scena Siegfried e Götterdämmerung di Richard Wagner, giornate conclusive del ciclo Der Ring des Nibelungen, cominciato con successo di pubblico e critica all’inizio del 2013. “È una grande soddisfazione – conferma Fabio Carapezza Guttuso – poter annunciare la definizione di questo accordo con Graham Vick: trovare una soluzione era stato il mio primo obiettivo, immediatamente dopo la decisione sofferta di dover rinunciare all’allestimento di queste due opere nella Stagione 2013 a causa della crisi che sta attanagliando il mondo musicale italiano. Il cammino di risanamento e riorganizzazione intrapreso dal Teatro Massimo mi ha permesso di programmare sulla lunga distanza e recuperare due titoli così importanti, per il completamento di un progetto che è stato seguito non solo in città ma anche dalla stampa e dal pubblico di tutto il mondo. Desidero infine sottolineare la sensibilità di Vick, grande artista che ha compreso la situazione contingente e si è dimostrato molto vicino al teatro, testimoniando così il suo legame con Palermo e ipotizzando ulteriori future forme di collaborazione”.

“Siegfried è l’opera più complessa da rappresentare – afferma Graham Vick – data l’intensità psicologica di personaggi tanto diversi fra loro e lo sviluppo che essi seguono in seno alla trama. Entreremo nella vita del giovane Siegfried, cresciuto da Mime nella foresta, ricorderemo il sacrificio di sua madre Sieglinde della quale lui conserva l’abito nuziale), lo osserveremo durante la parabola che lo conduce, guidato da Wotan-Viandante, fino al risveglio di Brunhilde (che avevamo lasciato nella Valchiria circondata dal cerchio di fuoco). Nella Götterdämmerung sarà più evidente il senso di decadenza e di fine che attraversa l’ultima giornata della Tetralogia; sia la scena sia i personaggi appariranno logori e alla deriva, con il ricordo appannato degli elementi più significativi di cui sono state punteggiate le giornate precedenti”.

Per Siegfried e Götterdämmerung verrà naturalmente portato a termine il progetto registico pensato da Graham Vick insieme allo scenografo e costumista Richard Hudson: un ciclo di spettacoli appositamente ispirati e concepiti a partire dagli spazi del teatro palermitano. La città di Palermo, già cara a tanti artisti tedeschi fra cui Wagner (che vi trascorse i mesi invernali fra il 1881 e il 1882), tornerà a “ospitare” il compositore tedesco realizzando il suo più ampio progetto musicale e drammaturgico. Una ulteriore occasione oltre che di rilievo musicale anche di incremento turistico proprio nei mesi in cui Wagner visitò Palermo. La presenza di pubblico straniero, già riscontrata in coincidenza con le due precedenti opere del Ring, sarà sostenuta e incrementata con azioni mirate all’inserimento degli appuntamenti operistici nell’ambito dell’offerta turistica cittadina, grazie a una serie di accordi con gli operatori turistici e con importanti collaborazioni istituzionali con il Comune e la Regione. In tal modo la vocazione all’apertura verso l’esterno del Teatro Massimo può assurgere a modello per altre realtà locali di carattere storico monumentale così da riproporre un’immagine ancor più ricca della Sicilia e di Palermo.

Guardando invece alle prossime settimane di programmazione, oltre al già previsto balletto Lo Schiaccianoci e allo spettacolo per bambini La carovana volante dedicato a Rossini, il mese di dicembre si arricchisce di una serie di appuntamenti concertistici che seguiranno quello in stagione del 6 dicembre (direttore Günter Neuhold, violinista Sergey Krylov): il 12 dicembre e il 21 dicembre il Coro del Teatro diretto da Piero Monti sarà impegnato a Bagheria e a Termini Imerese, il 18 invece a Palermo, allo Steri, parteciperà alla cerimonia di collocazione definitiva del celebre dipinto di Renato Guttuso “La Vucciria” nella Sala Magna. Una novità è invece il 1° gennaio alle ore 18:30 il Concerto di Capodanno organizzato in collaborazione con la presidenza del consiglio comunale e l’assessorato alla cultura. Protagonisti l’Orchestra e il Coro del Massimo diretti da Paolo Arrivabeni, con la partecipazione del soprano Laura Giordano, impegnati in un’antologia di pagine celebri del repertorio classico, dell’operetta, del cinema, della commedia musicale.

“Il Teatro Massimo sul lapino” è una simpatica iniziativa con la quale il Massimo desidera “visitare” tanti importanti centri dell’isola che seguono le attività musicali del capoluogo. Grazie alla collaborazione con un collezionista, il giornalista Giancarlo Mirone, un “lapino” personalizzato “Teatro Massimo”, realizzato nei laboratori di attrezzeria del Massimo, andrà in giro nelle piazze dei più importanti centri della Sicilia portando con sé la Stagione 2014 del Teatro: un modo diverso per far conoscere le attività del Massimo anche a chi non lo frequenta abitualmente. “Il Teatro Massimo sul lapino” si muoverà soprattutto nei week-end e sarà supportato dai Giovani per il Teatro Massimo e dagli Ambasciatori, che lo accompagneranno in costume di scena.

Prosegue inoltre l’attività divulgativa del Massimo con un’interessante pubblicazione: “Il Teatro Massimo di Palermo” è un volume (a cura di Floriana Tessitore – 480 pagine a colori, 10 euro) in cui i testi di Roberto Alajmo, Salvatore Savoia, Marina La Barbera, Giovanni Fatta, Francesco Fanigliulo (con Paolo Iannelli e Caterina Rubino) e Floriana Tessitore compongono un ritratto interdisciplinare e a più voci del Teatro, icona cittadina. Dagli spunti narrativi (Alajmo) alla storia del repertorio operistico (Tessitore), passando per le implicazioni sociali e di costume (Savoia), la descrizione del monumento (La Barbera), delle caratteristiche costruttive (Fatta) e delle potenzialità del palcoscenico (Fanigliulo), è finalmente disponibile una pubblicazione di ampio respiro (in italiano e inglese), riccamente illustrata con immagini storiche dell’edificio, una panoramica iconografica del monumento, nonché un percorso per immagini che ne accompagna la cronistoria operistica, risultando così d’interesse sia per il lettore italiano che per il turista. Il volume è stato ieri consegnato in anteprima al ministro Bray, che ne ha apprezzato l’intento in seno alle iniziative di divulgazione e documentazione che il Teatro conduce come fondamentale parte integrante delle sue attività istituzionali.

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