Palermo. E’ un’opera che attende di stupirci per comunicare l’urgenza di un oggi ridotto a pezzi dalla ragion di Stato ma riedificabile dalle ragioni del cuore, l’Aida scritta e diretta da Roberta Torre che debutta stasera al Teatro Biondo Stabile per restare in scena sino al 2 marzo. Un Aida insolita, che non si paragona all’opera verdiana né si presenta “queer”, ci tiene a precisare la regista nella presentazione alla stampa dello spettacolo “L’opera teatrale musicale è un modo per confrontarmi con un momento storico che stiamo vivendo per questo mi avvalgo di personaggi che non si rifanno al passato ne sono riconducibili a qualcuno in particolare nella realtà, sono piuttosto degli archetipi drammaturgicamente”.
Il circo, la retorica del patriottismo e della gloria pronta a tramutarsi in elefanti “omogeneizzati”, desideri e smanie di potere in procinto di disintegrarsi in un’atmosfera pop, colorata e surreale, stanno per entrare nell’immaginario di un pubblico che non deve aspettarsi i fasti verdiani, piuttosto dimenticarli e rendersi pronto ad ascoltare la lingua spiazzante di Radamès, che va oltre ogni immaginario, oltre l’invenzione stessa; “Non abbiamo più lingue per raccontare la realtà” afferma perentoria la Torre “ Non ci sono più parole”.
Quest’ultimo è il pensiero che istantaneamente sorge nel veder seduto a fianco alla regista milanese, un elegantissimo e vibrante Ernesto Tomasini; performer e sopranista che da anni vive all’estero; esuberante nel trucco e nella sua esibita cresta gialla, pacato e magnetico nel descrivere la sua Aida che va oltre i generi, segue il mutamento della mascolinità e della femminilità, il loro connubio e le loro insanabili distanze . Aida, insieme ad Amneris, sono in scena uomini innamorati e in conflitto per il guerriero Radames in uno scenario di decadenza e disillusione che non promette nulla di rassicurante.
La drammaturgia dello spettacolo è di Igor Esposito e di Roberta Torre; che ne cura la stessa regia.
Gli interpreti sono: Ernesto Tomasini, Massimo Vinti, Rocco Castrocielo, Salvatore D’Onofrio, Silvia Ajelli, Aurora Falcone; musiche, Roberto Castello; scene, Roberto Crea; costumi, Dora Argento.
Produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo.
Livia D’Alotto
Photo Maria Catalano