La Fondazione Salonia, in collaborazione con l’associazione accademica culturale ‘Madonna della Lettera’ di Messina e l’Università della Pace della Svizzera Italiana, ha organizzato per l’uno marzo, a partire dalle 18, nella sala Prometeo di Villa Melania a Zafferia, la manifestazione artistico culturale ‘La Belle Epoque e il Cafè Chantant’, una rivisitazione dell’epoca nata in Francia prima dello scoppio della Grande Guerra, dove si è vissuto un periodo di frizzante attività artistica. L’intenzione è di far rivivere per una sera l’atmosfera del tempo, cercando di interpretare nella contemporaneità i simboli e le abitudini di allora, attraverso spettacoli musicali, momenti teatrali, performance d’arte, mostre di pittura, sfilate, letture e giochi. Si cercherà di rievocare l’anima artistica degli anni iniziali del XX secolo: un periodo di ottimismo e spensieratezza, nel quale i grandi passi avanti della scienza e dell’industria, coronati nella grande Esposizione Universale di Parigi del 1900, avevano diffuso nella gente una grande fiducia nel futuro. Automobili, aerei, grattacieli diventavano infatti, una realtà. Il cinema muoveva i suoi primi passi, l’arte cercava nuove vie espressive. Per le classi agiate sono gli anni dei Caffè concerto e del Can Can, un periodo di divertimenti, feste, ricevimenti sfarzosi. La tradizione del Cafè Chantant nasce Parigi, in rue des Fossés Saint-Germain, dove signor Procope aprì il primo “bar” d’Europa. Parigi diventò poi il centro europeo della “Belle-époque”, i locali adibiti a Caffè-Concerto diventarono numerosissimi anche in altre nazioni come Austria, Germania, Inghilterra, Spagna e Russia. Durante la serata, organizzata dalla Fondazione Salonia, sfileranno figuranti che offriranno una rappresentazione in costumi d’epoca, riportando l’atmosfera che si respirava agli inizi del secolo. Ci saranno poi momenti di varietà con spettacoli musicali, teatrali, di illusionismo e performance d’arte che riprenderanno il teatro di varietà. Saranno esposte poi anche alcune delle opere del maestro Dimitri Salonia che, con colori vivaci, nelle sue tele ha spesso rappresentato l’aria di festa perenne, di joie de vivre, e difatti come ha detto anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi dopo aver visionato i quadri dell’artista messinese, “per Dimitri Salonia la Belle Epoque non è mai finita. Sta ancora dentro di noi, se solo lo vogliamo”. Infine, durante la kermesse sarà curato anche l’aspetto culinario, degli chef predisporranno menù ed aperitivi adeguati al tema della serata.
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