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Dormire poco -fa male- cambia il nostro Dna

Dormire pocoDormire poco fa male alla salute ed ha un impatto così profondo sul nostro organismo da alterare perfino il Dna, modificando l’attività di moltissimi geni chiave per le funzioni immunitarie, per i processi infiammatori e per la risposta allo stress.

È quanto dimostra una ricerca di Derk-Jan Dijk del Surrey Sleep Research Centre presso la University of Surrey, pubblicata sulla rivista Pnas . La carenza di sonno è legata anche all’obesità, alle malattie cardiovascolari, al declino cognitivo, ma i meccanismi molecolari che stanno alla base di questi e altri effetti deleteri del sonno restano oscuri. Derk-Jan Dijk ha studiato 26 volontari che dovevano dormire o meno di sei ore o circa 10 ore a notte, ogni notte per una settimana intera. Dopo la settimana il campione è stato sveglio per circa 40 ore durante le quali ha fornito vari campioni di sangue. L’analisi del materiale genetico presente nel sangue (Rna, che è lo stampo su cui è letta l’informazione contenuta nei geni) ha rivelato l’effetto della carenza di sonno sull’attività di ben 711 geni.

Inoltre la carenza di sonno ha ridotto da 1.855 a 1.481 il numero di geni la cui attività durante il giorno oscilla tra picchi e stasi. Il numero di geni influenzati dalla mancanza di sonno è sette volte maggiore dopo la settimana in cui i soggetti avevano dormito meno di sei ore a notte rispetto a quando avevano potuto dormire fino a 10 ore.

Un aiuto dalle foche

Grazie alle foche, alcuni scienziati sono adesso riusciti a capire quali sostanze sono coinvolte nella chimica del sonno umano. Questi animali infatti, come spiega il quotidiano inglese The Independent, dormono usando un emisfero cerebrale per volta, mentre l’altro rimane sveglio quando sono in acqua, e come gli uomini quando sono sulla terra. “Le foche” spiega John Peever, uno dei ricercatori dell’Università di Toronto, autore dello studio “fanno qualcosa di biologicamente incredbile: dormono con metà cervello per volta. Mentre la parte sinistra può dormire, la destra rimane sveglia. Dormono in questo modo quando sono in acqua, mentre dormono come gli umoni quando sono sulla terra. Il nostro studio spiega come avviene questo fenomeno biologico unico”.

I ricercatori hanno quindi misurato come cambiavano le sostanze chimiche del cervello mentre le foche dormivano o erano sveglie. Hanno così visto che l’acetilcolina era a livelli bassi nell’emisfero dormiente, e alti in quello sveglio. Il che suggerisce che questa sostanza chimica sia responsabile della lucidità e vigilanza del cervello. Inoltre hanno scoperto, con una certa sorpresa, che la serotonina era presente in entrambi gli emisferi cerebrali sia che la foca fosse sveglia o addormentata. In contrasto dunque con le precedenti ipotesi scientifiche, che ritenevano la serotonina responsabile del risveglio.

I ricercatori sperano che questa loro scoperta sulle sostanze chimiche del cervello possa aprire la strada per una migliore comprensione e terapia dei disordini del sonno, e risolvere il mistero di come e perché dormiamo.

by panorama.it

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