Il Sicilia Queer Filmfest, festival glbt e di nuove visioni, punta su uno dei registi più talentuosi del cinema contemporaneo per abbordare il tema dello sviluppo capitalistico in Cina e delle sue contraddizioni con l’attesa anteprima regionale del film Il Tocco del Peccato di Jia Zhang-Ke, in programma sabato 5 aprile al cinema “Vittorio De Seta” presso i Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili, 4, Palermo, ore 21).
Il Tocco del Peccato (che sarà proiettato come sempre in versione originale con sottotitoli in italiano) è un’opera di indiscusso valore, premiata a Cannes 2013 per la migliore sceneggiatura. Suddivisa in quattro storie di mezz’ora ciascuna, che si passano il testimone intersecandosi brevemente, affronta il tema del tumultuoso sviluppo cinese e il disagio delle singole individualità nel sostenerlo, con una conseguente esplosione di tensioni, violenze ed efferatezze.
Jia Zhang-Ke è di solito regista meticoloso e pudico, ma Il Tocco del Peccato, pur conservando tratti documentaristici che contrastano con la fotografia e le inquadrature studiatissime, mostra con morbosità violenze improvvise, atti cruenti e sangue a fiotti. Per la leggerezza e il tono grottesco con cui le immagini più forti vengono proposte, siamo nei pressi del cinema di Kitano (che non a caso è produttore del film), anche se Zhang-Ke non perde di vista la Cina e i suoi paesaggi, facendoli dialogare con i personaggi attraverso ampie carrellate e campi medi.
Il Tocco del peccato indaga “il gigante dell’economia corroso dalla violenza” senza ricorrere ad intellettualismi. Al contrario, si affida ad un ritmo spedito nella narrazione e a un ritratto macchiettistico dei personaggi. Si è anche parlato di questo film come di un Gomorra “made in China” che ruota intorno al tema del peccato; certamente si tratta di una “nuova visione” dedicata a una delle più antiche civiltà del mondo, che in pochi decenni ha traghettato dalla miseria al benessere 300 milioni di persone, non senza contraddizioni.