Palermo – Dal 26 al 30 aprile il Metro Toronto Convention Centre ospiterà il meeting annuale della società americana di chirurgia toracica e cardiochirurgia, evento di caratura mondiale per gli specialisti provenienti dalle migliori strutture sanitarie internazionali e occasione per confrontarsi su tecniche innovative, strategie di cura e risultati ottenuti nel trattamento delle patologie valvolari.
Domenica 27 aprile sarà protagonista Maria Eleonora Hospital di Palermo, struttura d’eccellenza del gruppo GVM Care&Research; durante il symposium “Becoming a Master Valve Surgeon”, organizzato dal Professor David Adams del Mount Sinai Hospital di New York, il Dottor Khalil Fattouch, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Cardiovascolare e del programma di mini-invasiva presso Maria Eleonora Hospital, illustrerà i risultati di una tecnica all’avanguardia messa a punto dalla sua équipe per la riparazione della valvola mitrale nell’insufficienza mitralica funzionale.
Una tecnica grazie alla quale Maria Eleonora Hospital si è ritagliato un ruolo di primaria importanza in ambito internazionale, anche sulla base delle molteplici pubblicazioni scientifiche prodotte negli anni dal Dottor Fattouch in stretta sinergia con l’équipe medica della struttura palermitana.
“Nel trattamento dell’insufficienza mitralica secondaria – spiega il Dottor Fattouch – la nostra tecnica consiste nell’aggiungere all’inserimento dell’anello protesico il riposizionamento dei muscoli papillari ed altri approcci sull’apparato sottovalvolare ai quali la mitrale è ancorata in modo che la valvola si ‘chiuda’ perfettamente e che la percentuale di ‘recidiva’ dell’insufficienza, a distanza di un anno, sia appena del 2%.
La correzione di questa patologia in maniera isolata o durante interventi di bypass aorto coronarico – continua il dottor Fattouch – permette ai pazienti di aumentare la loro aspettativa e qualità di vita. Eseguiamo questa tecnica anche in chirurgia mini-invasiva e durante il symposium presenteremo i nostri dati, riferiti ad un “follow up” a 5 anni dal trattamento.”