La Sicilia ricopre quest’anno un ruolo da protagonista alla Borsa della Ricerca, l’evento organizzato da Fondazione Emblema che fa incontrare la ricerca universitaria (gruppi, dottori di ricerca, spin-off) e le imprese a caccia di innovatori (aziende, start up, poli d’innovazione e distretti).
Mangimi sicuri dal recupero degli scarti della GDO, materiali chirurgici innovativi, sistemi per veicolare in modo efficace farmaci per il trattamento dei tumori, energie rinnovabili per la propulsione delle barche a vela, tecnologie per rimuovere gli agenti inquinanti dalle acque di lavaggio delle cisterne delle navi che trasportano benzine e diesel: sono solo alcuni dei ‘titoli’ che le Università e i distretti della Sicilia hanno presentato con successo alla due giorni bolognese che ha radunato il meglio della ricerca italiana.
La Sicilia è stata anche protagonista nel corso del workshop ‘Distretti regionali e Cluster nazionali: due step verso l’Italia della ricerca?’ presentando la propria best practice DiRete, la rete dei Distretti regionali.
Tommaso Aiello, CEO della Fondazione Emblema e ideatore della manifestazione commenta: “Da siciliano, sono orgoglioso di accogliere alla Borsa una delegazione della mia regione così numerosa, con ricerche che spaziano in tutti gli ambiti più innovativi e applicabili con successo all’industria moderna. In questi anni abbiamo lavorato per avvicinare concretamente aziende, università e centri di ricerca, trasmettendo l’importanza di fare networking; la rete dei distretti siciliani da questo punto di vista rappresenta un’eccellente case history, alla quale in molti potranno ispirarsi”.