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Chi dice cultura pensa Sicilia. Due giorni di cultura siciliana a Manchester

baaria sortinoNella sala del dopolavoro ferroviario conferenza stampa di presentazione della due giorni di cultura siciliana a Manchester il 7-8 giugno.

Iterverranno la giornalista Anna Cane, il Presidente del dopolavoro ferroviario Michele Magistro, da Manchester Vincenzo Nicosia, ideatore della manifestazione, Elisa Martorana, giornalista, fotografa e protagonista insieme agli Arwisch, un gruppo folk siciliano della due giorni inglese.

L’incipit della conferenza stampa sarà proprio una bella canzone degli Arwisch.

Anna Cane presenterà l’evento culturale di Manchester, due giorni di Sicilia, con talenti della nostra terra che fa vedere l’altra faccia della Trinacria. “E’ bello – chiosa la cronista del Giornale di Sicilia – che i siciliani possano mostrare i propri talenti, le proprie capacità, il proprio sorriso agli inglesi”.

“Elisa Martorana e gli Arwisch rappreseno la Sicilia in Inghilterra. Lei è reduce da un grande successo a New York. Ha fatto conoscere attraverso i suoi reportages fotografici come è fatto il siciliano. Adesso ci riprova a Manchester.

Elisa Martorana è una vera e propria ambasciatrice del talento siciliano.

Il Presidente del dopolavoro ferroviario, che ha patrocinato la manifestazione, Michele Magistro, che per prima cosa ha ringraziato Giovanni De Blasi che si è speso perché ci fosse questa giornata.

In Sicilia purtroppo – ha detto Magistro non sempre abbiamo il concetto di squadra che è vincente. Purtroppo si parla molto e si quaglia poco. Attraverso Elisa Martorana – ha continuato Magistro – sto scoprendo che in Sicilia abbiamo grandi figure, grandi artisti che non siamo capaci di valorizzare. Noi come dopolavoro abbiamo sempre avuto la vocazione della cultura, dell’arte, promuoviamo concorsi di poesia, concorsi fotografici. Sponsorizziamo il concorso fotografico a Castelbuono.

“Svolgiamo tante attività – ha continuato Magistro. Ultimamente abbiamo realizzato il progetto scuola. Abbiamo portato all’interno della scuola il treno, ma purtroppo l’80% dei bambini non erano andati mai in treno.

La responsabilità è di una cattiva politica, con i treni superveloci al centro-nord e i carri bestiame al sud. Per percorrere la Palermo – Roma ci vogliano 14 ore. I nostri politici, anziché riempirsi la bocca di paroloni come turismo culturale, dovrebbero cominciare con le infrastrutture.

Ma ritorniamo alla manifestazione del 7-8 giugno a Manchester. Intervento in videoconferenza l’organizzatore Vincenzo Nicosia il quale farà presente che all’estero guardano con molta attenzione a quel che accade in Sicilia. Servono queste manifestazioni, per dare uno slancio, un input ai giovani. Sicilia in Europa nasce dieci anni fa a Manchester. Abbiamo avuto lo slancio di fare diffondere quest’associazione non solamente in Inghilterra, ma anche in Francia, Svizzera, Germania. Mostreremo agli inglesi che la Sicilia non è mafia. I siciliani sono brava gente. Faremo anche un elenco dei caduti per mano mafiosa.

Elisa Martorana, durante il suo intervento ricorderà la due giorni siciliana, una due giorni della creatività ma anche della legalità. Infatti saranno presentati vino, olio e specialità siciliane coltivate in territori confiscati a Provenzano e Messina Denaro e curati da una comunità di ex tossicodipendenti guidata dallo psicopedagogista Biagio Sciortino, ex Sindaco di Bagheria.

“Il giorno 7 – ha detto Elisa – a Bagheria dopo Baharia, una mia mostra fotografica

realizzata dopo avere visto il film Baharia di Peppuccio Tornatore. Ho visto lui di persona e mi ha colpito il grazie Peppuccio che nella sala gli ha dedicato la gente ed ho volto indagare su questo “grazie Peppuccio”. Ne è venuto fuori un reportage di un anno e mezzo. Nella prima sezione tratto dei problemi di Bagheria. Nella seconda mi dedico ai volti della gente presa nella sua vita quotidiana. Ne è venuto fuori un lavoro antropologico e anche una tesi di laurea, oltre che un lavoro che è andato in America.

Un altro evento della due giorni è mafia breakfast, i luoghi dove i mafiosi scioglievano la gente nell’acido. “Io – ha detto Elisa Martorana – preferisco parlare di legalità e non di mafia, la mafia è “cosa loro”.

Interverrà lo psipedagogista Biagio Sciortino, direttore de la “Casa dei Giovani” parlerà dei caduti per mano mafiosa, ma anche del popolo siciliano, vera vittima della mafia, che è stato calpestato. La mafia ha distrutto la nostra terra. Un popolo che non legge è alla stessa stregua di un asino, un popolo a cui viene tolta la libertà viene negato tutto. Io ho fatto il Sindaco di Bagheria in un posto come la Sicilia, dove si crede che fare politica significhi farsi i fatti propri e rubare. Elisa l’ho incontrata da assessore, abbiamo fatto mostre, aperto ville. Se si sale su questo treno tutto può cambiare.

Il sottoscritto ora – conferma Biagio Sciartino – lavora in una comunità “ Casa dei giovani” che sorge nel territorio dell’antica città di Selinunte. 82 ettari di terreno su cui già 2500 si coltivavano la vite e l’ulivo sono stati sottratti ai capi mafia e adesso su questi fondi si porta avanti un progetto di agricoltura sociale per il reinserimento socio lavorativo di giovani ex tossicodipendenti ed ex detenuti, opportunamente guidati e formati da esperti agronomi. La nostra è una comunità aperta, non ci sono cancelli. Gli spacciatori sono vittime della mafia perché utilizzati e manipolati. È infine intervento di Flora Buttitta su mafia è al servizio del potere.

Questa è la vera Sicilia.

Fabio Sortino

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