domenica , Settembre 8 2024

Io non c’ero

gianfalco moseCinque miliardi e mezzo di euro per l’opera che avrebbe dovuto proteggere Venezia dall’acqua alta: il Mose. I lavori iniziati nel 2003 dovevano completarsi nel 2010, nel 2014 però a lavoro non ancora finito si scopre che la destra e la manca ci avevano amabilmente sguazzato nel Mose, rubando e tradendo il Paese. Il Mose pare la continuazione dell’Expo, dell’Aquila e del G8 a seguire la Tav e a stupirsi sono solo i cinesi in visita sul ponte dei sospiri che chiedono: “ma perché non la dichiarate sistemica?” “cosa?” risponde ingenuamente il vecchietto esule da tangentopoli “la corruzione” risponde l’orientale serafico. Cantone sta pensando di decuplicarsi, ma anche questa azione pare insufficiente. A pagare la tangente stavolta è il solo cittadino e mentre in mezzo a una selva oscurata da norme e codicilli gli amici degli amici si comprano, con prebende significative, l’onestà e si aggiustano la realtà a proprio piacimento, la disoccupazione arriva al 46% e l’Italia affonda. mose03Tanto peggio per il muratore che mentre impasta calce e veleno pensa alla Tasi e benedice Matteo. Coscienza, etica e morale servono solo ai cattedratici stizziti che in televisione irridono la plebaglia immonda e pensano alla Tasi, mentre benedicono Matteo. Matteo che essendo giovane allora non c’era e per ciò oggi è puro, fra i grandi sfoggia ottimismo, fa lo sberleffo ai gufi e minaccia la Rai, colpevole di annoiare l’Italia con canzonette benedette e statistiche stantie. Povera Venezia, schiacciata da gente infame che non sa cos’è il pudore. Non cambierà, non cambierà, non cambierà…

Gabriella Grasso


foto copyright gianni falcone – diarioacido: gianfalco.it

Check Also

Aidone. I mestieri degli anni 50 nella mostra del pittore Filippo Silvestre

Aidone. “Nel ricordo perduto lo specchio dell’anima”: la recente mostra di pittura dell’artista Filippo Silvestre …