Licata – E’ proprio il caso di dire: buona la prima per LicatAutori 2014. Il Chiostro Badia, restituito alla città, ha fatto da cornice ad una serata ben strutturata in cui si è parlato di Mafia ed Educazione alla Legalità. A condurre l’evento (ma ha curato anche il coordinamento scientifico), Francesco Pira, sociologo e giornalista e docente di comunicazione e giornalismo all’Università di Messina. Protagonisti indiscussi i tre scrittori invitati: il Vice Capo Redattore Cronaca del Tg5 Mediaset, Carmelo Sardo, con il suo ultimo libro “Malerba”, il decano dei cronisti di nera siciliani e autore teatrale, Angelo Vecchio con “Isolati si muore”, ed il chimico, giallista e umorista, Carlo Barbieri con “Uno si e Uno no”.
“LicatAutori 2014 – ha detto Francesco Pira – è la dimostrazione tangibile che si può fare cultura con l’impegno e la passione. Gli apprezzamenti del pubblico sono la testimonianza che di queste occasioni a Licata dovrebbero essercene tante. Ma anche il luogo è simbolo della tradizione e della storia della nostra città. Il Chiostro Badia è un luogo magico”.
A aprire la serata la poesia “A Mafia” scritta e recitata da Lorenzo Peritore, e che gli ha fatto vincere il Premio Borgetto. Poi i saluti istituzionali di una emozionatissima e commossa , Giusy Marotta, assessore uscente alla cultura, che ha voluto fortemente l’evento, e del Presidente del Consiglio Comunale, Saverio Platamone, che ha espresso apprezzamenti per l’iniziativa.
Poi la parola ai tre autori incalzati dalle domande di Francesco Pira, ma anche dalla critica e dalle osservazioni dei discussant Floriana Costanzo, Totò Seggio, entrambi docenti di letteratura italiana e dello psicoterapeuta Nuccio Peritore. Emozionanti le interpretazioni dei brani dei tre libri a cura degli attori Enzo Minaldi e Danielà Mulè.
Molti gli argomenti affrontati nelle due ore circa di dibattito accolte con applausi molto scanditi del pubblico presente.
Carmelo Sardo, Angelo Vecchio e Carlo Barbieri non hanno soltanto parlato dei loro libri ma anche di mafia, di antimafia, di satira contro la mafia, di scrittura creativa e narrato la loro esperienza. Non sono mancati i momenti intensi di emozione ma anche le risate con le battute di Carlo Barbieri.
“Non c’è nessun retro pensiero dietro il libro Malerba scritto con Giuseppe Grassonelli – ha detto Carmelo Sardo – nessuno ha mai pensato di chiedere la grazie per questo uomo che è molto cambiato negli anni. Lui sa che uscirà dal carcere con la bara. Anche perche non si è mai pentito degli omicidi. Non ha mai collaborato con la giustizia”.
E dell’isolamento di chi è in prima linea nella lotta alla mafia ha parlato Angelo Vecchio, citando Falcone e Borsellino, ma narrando anche delle sue esperienze di cronista. “Isolati si muore, come il personaggio del mio libro. Si può morire con le pallottole o soli.
E Carlo Barbieri invece ha sottolineato che sulla mafia e contro la mafia si può fare satira. “E’ un modo per fare educazione alla legalità”. Il suo racconto “La coppola” contenuto nel libro “Uno si ed uno no” è un grande esempio. Secondo ed ultimo appuntamento Venerdì 22 agosto con Daniela Spalanca, giornalista, scrittrice e autrice del libro “Donne allo specchio” (Libridine Edizioni), Antonella Cava, sociologa, docente di Media Studies Università di Messina e autrice del libro “Noir Tv” (Franco Angeli), Mariangela Fornari, insegnante e poetessa, autrice del libro “In liberi Versi” ( Il Vicolo Editore), Giovanni Marinetti, giornalista e autore televisivo.
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