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E ANCHE ‘STO MATRIMONIO, SE LO SEMO LEVATO!

CLOONEY AMALVenezia. Il sì ufficiale, nella Sala degli stucchi di Ca Farsetti, è stato pronunciato alle 13.35 del 29 settembre 2014, dopo lo scambio degli anelli sabato durante il party all’hotel Amal. A celebrare le nozze Walter Veltroni, delegato del commissario che ha preso il posto del sindaco che si è dimesso per lo scandalo Mose, assistito da funzionari dello Stato civile di Venezia. Nella sala lo stesso commissario Vittorio Zappalorto che al termine della cerimonia, durata una decina di minuti, ha donato alla coppia di sposi un ‘leone alato’ in vetro di Murano, simbolo della città di Venezia.
Scelta singolare dei testimoni per George Clooney e Amal Alamuddin per il matrimonio con rito civile. L’attore aveva al suo fianco il suo taxista nonché uomo-ombra a Venezia Alessandro Greco, che lo ha accompagnato in occasione delle varie partecipazioni alla Mostra del Cinema, mentre per la sposa c’era l’organizzatore della quattro giorni veneziana, Giovanni Zeqireya.
Clooney e sposa, all’uscita dal Municipio, sono accolti, forse senza sapere neanche comprendere il perché, dai fischi di alcuni dei dipendenti del comune che da settimane protestano contri ‘tagli’ decisi dal commissario straordinario. La coppia, una volta salita in motoscafo, ha salutato con le mani e sorrisi le tante persone che hanno atteso sulle rive di poter cogliere un momento del sì che ha tenuto Venezia al centro dei media mondiali per quattro giorni, da venerdì scorso quando George e Amal sono arrivati per dare il via ai festeggiamenti super blindati.


notize ANSA
Titolo DagoSpia

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