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Un week end ai Cantieri per la conclusione della Iª edizione del Festival

cantiere zisaIl Festival Cantieri del Contemporaneo conclude il suo cammino. Un percorso cominciato l’1 giugno scorso e che si è articolato nell’arco di sei mesi.
Mesi fruttuosi, caratterizzati da un’intensa attività di incontri, concerti, performance, reading, proiezioni, spettacoli teatrali, mostre e conferenze. Suoni, visioni, interpretazioni e letture, del vivere contemporaneo e della crisi che lo attraversa.
Questo il tema scelto da Giuseppe Marsala, ideatore e direttore artistico del Festival promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e svoltasi all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa.
La crisi dunque come punto di partenza, tappa obbligata di un ragionamento sul nostro presente e sulla recessione che contraddistingue ormai dal 2008 il nostro vivere quotidiano condizionandone le scelte, gli stili di vita, il pensiero, le azioni di questo inizio XXI secolo.
Ma crisi, come l’etimologia della parola stessa suggerisce, significa anche “decisione”, “discernimento”. Ed è proprio al suo primigenio significato che il Festival si è rivolto, guardando alla crisi come una occasione di cambiamento. E dove trovare la scintilla del cambiamento, se non che nelle mille forme dell’arte? E’ lì che il pensiero umano si annida, matura, dona nuovi punti di vista e di svolta.
Il Festival ha voluto così tracciare, attraverso un coinvolgimento largo di artisti e intelligenze, una nuova mappa del presente. Trovare risorse, spunti, idee per superare l’attuale impasse e immaginare un futuro diverso.
Il Festival conclude il suo iter con un week end ricco di appuntamenti.
Si comincia con “Poetical Politisc”, rassegna sulle arti visive a cura di Paolo Falcone (14-15-16 novembre) che vede coinvolti quindici tra i più importanti artisti della scena internazionale degli ultimi anni. Un appuntamento che si articola tra 5 padiglioni dei Cantieri Culturali alla Zisa (CSC, Tre Navate, Perriera, De Seta e Vuoto 14) e che si compone di 15 installazioni video, dei seguenti artisti invitati: Ai Weiwei (Cina); Alis/Filliol (Italia); Allora & Calzadilla (Cuba-Usa); Guy Ben-Ner (Israele); Rossella Biscotti (Italia); Regina Josè Galindo (Guatemala); Hiwa K (Kurdistan/Iraq); William Kentridge (Sud Africa); Marzia Migliora (Italia); Walid Raad (Libano); Shobha (Italia/India); Georgina Starr (UK); Stefanos Tsivopulos (Grecia); Luca Vitone (Italia); Apichatpong Weerasethakul (Thailandia) (vedi programma dettagliato all’interno del CS).
Si prosegue con “Lost in Belluscone”, (15-16 novembre), che prevede la prima sera alle 21.30 la proiezione dell’ultimo lungometraggio di Franco Maresco, “Belluscone”, vincitore del premio Orizzonti alla 71ªMostra del Cinema di Venezia, e la seconda sera, sempre alle 21.30, la proiezione dei frammenti di “girato” non inseriti nel film .
Infine il week end si conclude con “Cantieri del Contemporaneo_Finissage”, una serata/spettacolo collettiva condotta da Giuseppe Marsala, direttore artistico del Festival (domenica 16 novembre ore 19.00). Sarà un racconto per immagini, suoni e parole per ripercorrere il Festival, con musiche dal vivo eseguite da R.A.M (Rita Colllura, Alejandra Bertolino Garcia, Marvi La Spina) e SUN (Diego Spitaleri, Dario Sulis, Sandro Palacino), con la voce narrante di Sandro Dieli e le immagini di Rosellina Garbo, a cui si aggiungerà la partecipazione di tutti gli artisti che hanno lavorato al Festival e quella del pubblico che potrà lasciare un “messaggio nella bottiglia”: un auspicio, un desiderio, una testimonianza e una speranza per il futuro prossimo della cultura e della città.
Prima di spegnere però del tutto le luci sul lungo tragitto compiuto, il Festival prevede una appendice con Convergenze, altri due ultimi incontri da proporre al pubblico, entrambi nel week end del 28 e 29 novembre.
Il primo, organizzato con il contributo della casa editrice Sellerio, e rivolto al mondo dell’infanzia, vedrà la presentazione al Cinema De Seta della nuova fatica letteraria di Franco Lorenzoni, “I bambini pensano grande. Cronaca di un’avventura pedagogica”, il diario di un anno scolastico in una quinta elementare dove i bambini costruiscono, insieme al loro maestro (Franco Lorenzoni), percorsi di ricerca in cui esplorano l’origine delle conoscenze.
Il secondo sarà “Il cinema secondo Abel Ferrara”, un evento ideato dal regista Franco Maresco dedicato al cineasta italo-americano, che prevede la proiezione del film “Fratelli”, nonché l’incontro con lo stesso Ferrara e con la sue “visioni” sul cinema.
“Il Festival chiude i battenti con un bilancio più che positivo -dichiara Giuseppe Marsala- Sia per il successo di pubblico che per la larghissima e qualificata partecipazione di artisti ed operatori culturali che, confrontandosi con un tema impellente come quello della ontologia del nostro tempo e della necessità di comprenderne le oscurità e i bagliori, le aporie e le speranze, ha guardato alla crisi come una occasione di cambiamento e di riscrittura dei codici della nostra stessa convivenza. Intelligenze e linguaggi a confronto che hanno scommesso sul fatto che -proprio in tempo di crisi- sono le arti e la cultura le armi con cui comprendere e trasformare il nostro tempo. Una scommessa vinta anche dalla città e dai Cantieri Culturali alla Zisa, oggi sempre più spazio di comunità che aspira a consolidarsi come luogo di sperimentazione culturale dei linguaggi contemporanei”.
Il Festival in cifre
Segnata da un grande successo di pubblico la prima edizione del Festival Cantieri del Contemporaneo è stata resa possibile grazie all’impegno dei molti gli artisti, che in questi sei mesi vi hanno collaborato costruendo insieme a Giuseppe Marsala un palinsesto ricco e articolato di presenze e iniziative.
E allora vogliamo dar contezza attraverso le cifre di quanto, questa grande “piattaforma aperta”, che ormai volge alla fine, sia stata fertile e fruttuosa.
Oltre 350 in totale gli artisti e le personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo (tra cinema, teatro, danza, musica, letteratura, architettura, design e innovazione) coinvolte in rassegne, eventi, incontri, mostre che per sei mesi hanno animato gli spazi dei Cantieri.
12 i padiglioni e spazi dei Cantieri allestiti: Le Botteghe, Cinema De Seta, Centro Sperimentale di Cinematografia, Sala Perriera, Spazio Vuoto 14, Tre Navate, Casa Marceau e Piazza dell’Arena Vittorio De Seta.
9 le sezioni tematiche del Festival: Artisti in residenza; Design Palermo; I Cantieri della Danza; I Cantieri della fotografia; Il Contemporaneo attraverso i libri; Memorie dal Contemporaneo; Parole contro la crisi; Suoni e visioni contro la crisi; Convergenze.
6 le iniziative legate all’universo letterario, alla lettura, ai romanzi e agli autori contemporanei che oltre ad aver affrontato il tema della “crisi”, hanno anche raccontano e descritto la città di Palermo: Il Volume del Futuro; La notte dei Mille Racconti; La vita a Progetto – colloquio con Andrea Bajani, La Mappa Letteraria della Palermo contemporanea. E ancora, “Ciò che inferno non è”, il nuovo romanzo di Alessandro D’Avenia, presentato al Cinema De Seta in collaborazione con Mondadori, dedicato alla vita e all’impegno civile di Don Pino Puglisi; e “I bambini pensano grande. Cronaca di un’avventura pedagogica”, di Franco Lorenzoni, incontro curato dalla casa editrice Sellerio, per raccontare il diario di un anno scolastico in una quinta elementare dove i bambini costruiscono, insieme al loro maestro (Franco Lorenzoni), percorsi di ricerca in cui esplorano l’origine delle conoscenze.
5 le iniziative che il Festival ha dedicato al teatro con un omaggio a Franco Scaldati, il drammaturgo siciliano scomparso un anno fa, articolato in 3 momenti, realizzati in collaborazione con il Teatro Biondo Stabile di Palermo e La Compagnia Franco Scaldati.
Un omaggio – riflessione sul teatro scaldatiano, sul suo repertorio unico fondato sulla parola, sul suono dell’idioma palermitano, sul corpo e sui suoi personaggi delicati, brutali, sognatori e disillusi.
Sempre per il teatro il Festival ha ospitato la Residenza Goldsmiths, progetto ideato da Andrea Cusumano per la Goldsmiths University of London.
4 le iniziative dedicate al cinema d’autore: Sotto le stelle della Zisa rassegna di cinema all’aperto a cura di SudTitles, un cartellone con 18 film diretti da autori nazionali e internazionali; Il Vangelo secondo Pasolini – omaggio che il Festival ha dedicato a uno dei più importanti cineasti del Novecento, Pier Paolo Pasolini, e al suo “Il Vangelo secondo Matteo” che proprio quest’anno ha compiuto 50 anni – curato da Franco Maresco. E ancora per la cura dello stesso Maresco, “Lost in Belluscone” proiezione di “Belluscone”, l’ultimo lungometraggio del regista siciliano, vincitore del premio Orizzonti alla 71ª Mostra del Cinema di Venezia; e “Il cinema secondo Abel Ferrara”, proiezione del film “Fratelli” e incontro con il regista.
4 le mostre dedicate alle nuove creazioni con I Cantieri del Design, progetto della Scuola di Disegno industriale di Palermo suddiviso in quattro esposizioni, interamente rivolte alle sperimentazioni dei giovani designer siciliani, a cura di Viviana Trapani, Anna Catania, Cinzia Ferrara, Benedetto Inzerillo, Domenico Argento.
3 gli appuntamenti dedicati alla musica divisi in tre sezioni: OOT’ON a cura di Gianni Gebbia, rassegna basata sulle nuove produzioni musicali palermitane dal pop al jazz, alla psichedelia, al new wave, al Forsqueak; Deca/Dance una performance d’improvvisazione per musica, video e parola ideata da Alfio Scuderi per raccontare con ironia la crisi dei nostri giorni; Cantieri del Contemporaneo_Finissage, uno spettacolo di musica, parole immagini con la partecipazione dei R.A.M (Rita Colllura, Alejandra Bertolino Garcia, Marvi La spina) e dei SUN (Diego Spitaleri, Dario Sulis, Sandro Palacino).
3 le mostre fotografiche allestite: Pasolini/Matera a cura di Cetta Brancato, un viaggio dietro le quinte de “Il Vangelo secondo Matteo”, uno dei film più celebri e discussi di Pier Paolo Pasolini; Zyz – annuario fotografico contemporaneo, la prima edizione di un Festival di fotografia pensato da Navarra Editore, diretto da Franco Blandi; e Isola mostra collettiva a cura di Giusi Affronti, con 21 giovani fotografi palermitani che attraverso paesaggi “d’autore” hanno raccontato la Sicilia contemporanea.
2 le iniziative rivolte al dibattito pubblico sulla innovazione culturale, sulle sue economie e sulle sue nuove pratiche: un ciclo di incontri legati alla lettura della crisi del lavoro culturale e alla necessità di uscire da essa attraverso l’innovazione e la generazione di nuove prospettive lavorative: la prima edizione di Nuove Pratiche Fest, manifestazione che ha posto al centro della riflessione il tema dell’innovazione culturale radunando a Palermo i makers e le esperienze più attive del panorama italiano; e Crea_Zi Conference, un percorso di 5 conferenze pubbliche intorno al tema dell’impresa culturale, che ha coinvolto imprenditori ed operatori dell’economia culturale italiana e che ha tenuto a battesimo il progetto CRE_ZI, l’incubatore di imprese creative, che verrà realizzato ai Cantieri Culturali.
2 invece gli appuntamenti con la Danza: uno, la seconda residenza dal titolo Vuoto 16, è stato un workshop di tecnica contemporanea a cura di Santina Franco/ Palermo in danza, che ha visto protagonista Fernando Suels Mendoza, danzatore venezuelano ma tedesco di adozione, membro dal 1995 del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch.
Il secondo importante appuntamento con la danza contemporanea è stato Core-Demetra, della Compagnia Giovanna Velardi, uno spettacolo di coreografia e scenografia elettronica, che ha affrontato la tematica dell’apparenza e del potere prendendo spunto dal mito greco di Demetra e Persefone.

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