Progetto italo-francese che rivisita la musica del famoso “Hot Club de France” di Django Reinhardt e Stephane Grappelli, varcando i confini del puro stile Manouche.
Le loro composizioni e i loro arrangiamenti sono ispirati alla tradizione dello swing e del jazz,
ma anche a diversi altri folclori e stili come lo choro brasiliano e il tango argentino.
Una solida sezione ritmica, per un libero sfogo all’improvvisazione dei due solisti complici di grandi intese. Un jazz senza frontiere, un invito al viaggio.
Roberto Gervasi, giovane artista siciliano, è uno dei pochi fisarmonicisti jazz autodidatta in Italia.
Sincero amatore della propria terra e delle proprie tradizioni, studia e ricerca il suono della sua Sicilia.
Comincia da bambino a suonare la fisarmonica e a girare il mondo con la troupe folcloristica del suo paese, partecipando in festival di musica popolare ed esportando la cultura siciliana all’estero.
Crescendo si avvicina al Jazz e alla musica improvvisata, scoprendo così un talento innato per l’improvvisazione.
Grande estimatore di Django Reinhardt nel 2012 si trasferisce in Francia, dove studia e approfondisce la cultura zingara Manouche. Li conosce e collabora col violinista Thomas Kretzschmar con il quale condividerà la scena con dei grandi musicisti di etnia manouche come:
Dorado Schmitt, Tchavolo Schmitt, Samson Schmitt, Angelo Debarre e Lollo Meier, oggi eredi di Django. All’inizio del 2014 conosce e collabora col grande armonicista Giuseppe Milici con il quale è spesso in tournée in tutto il mondo.
La formazione di domani sera sarà così composta: Roberto Gervasi fisarmonica, Thomas Kretzschmar violino, Yannis Constans chitarra manouche, Camille Wolfrom contrabbasso.