E’ passato il 25 Aprile anche da Leonforte. Le istituzioni in alta uniforme impettite e austere hanno omaggiato la bandiera, fra le tende di chi denuncia il tradimento delle promesse elettorali. Tende colorate e visi delusi ad ascoltare parole di Libertà e conquista di dignità, in attesa che il carrozzone riparta per travolgerli, per travolgerci tutti. La libertà dalla miseria e dalla schiavitù dell’assistenzialismo arriverà prima o poi, speriamo presto, intanto ci teniamo le promesse mancate e le tende colorate. In televisione sabato sera c’era “Viva il 25 Aprile” su Rai 1 con Fabio Fazio e “Amici” di Maria De Filippi su Canale 5. Amici vince su W 25 Aprile perché la gente piuttosto che conoscere e capire preferisce ridere e cantare e poi montare le tende per le bugie rifilate dal candidato di turno. Di morti se ne vedono già tanti, tutti i giorni in televisione, pure di sabato sera? Meglio di no! Meglio guardare beoti che parlano di beoti a beoti. Oggi più che mai si ha bisogno di identità e memoria condivisa, ma facciamolo di lunedì. Sabato fa pizza e risolini. Il 25 Aprile è stato celebrato fuor di retorica anche sulla TV di stato finalmente. Si sono esibiti De Gregori, Paolini, Servillo, Buy, Negramaro, Albanese, tutti con la voglia di contribuire al comune sentire, con l’orgoglio di fare servizio pubblico. Il presidente Mattarella scortato, che tristezza, è comparso come figura muta ma è bastato. E’ bastato a chi vuole conoscere il proprio passato per guardare al futuro, perché questo senza quello non può esistere e men che mai Resistere.
Gabriella Grasso
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