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Palermo: La Danza delle Libellule al Teatro Franco Zappalà

danza libelluleSi chiude con l’operetta “La Danza delle Libellule” di Franz Lehar e Carlo Lombardo,la stagione teatrale 2014/2015, del Teatro Franco Zappalà di Palermo (Via Autonomia Siciliana 123/A).

La prima dello spettacolo andrà in scena sabato 9 maggio alle ore 21,30 e vedrà quattro repliche: domenica 10 maggio alle ore 18,30, giovedì 14 aprile alle ore 18,30, sabato 16 maggio alle ore 17,30, domenica 17 aprile alle ore 18,30.

La danza delle libellule è l’unica operetta nata in Italia ad aver varcato trionfalmente il confine nazionale. Non è raro ascoltare ancora oggi nei concerti operettistici dei paesi del nord arie di questa operetta. La trama si svolge presso l’Hotel du Parc nelle vicinanze del castello di Nancy, dove il nuovo proprietario il sig. Piper, produttore di champagne, darà una festa per l’inaugurazione ufficiale e per ricordare a tutti che con l’acquisto del castello ha anche acquisito il titolo di Duca.All’Hotel du Parc la vita sembra scorrere allegra e beata, fra gite sul lago ghiacciato e feste notturne: in realtà la proprietaria dell’albergo, Tutù Gratin è assai annoiata e per rompere la monotonia, benché sposata, pretende che uno dei suoi ospiti, il baldo e affascinante cacciatore Carlo, le faccia delle avances. Anche le sue amiche, Carlotta, sposata con Pomery ed Elena Cliquot, vedova, sembrano attratte dal giovane, come le libellule dal fuoco, ma questi ha promesso al padre che non dilapiderà più il suo patrimonio per amore di una donna. A un certo punto Carlo, viene sorpreso nel parco a cacciare di frodo, viene così condotto al castello e costretto a vestire i panni di Adone nell’imminente recita che si sta organizzando per i festeggiamenti. Carlo espierà in tal modo la sua colpa per aver cacciato di frodo. Arriva nei pressi del castello anche Bouquet Blum, uno spiantato attore che spera in una scrittura per la recita della sera al castello, naturalmente viene subito coinvolto. Durante le prove, fra Carlo e la refrattaria e bella Elena, a cui è affidata la parte di Venere, scocca un sentimento molto tenero, che fa infuriare Tutù e Carlotta mentre Bouquet prepara un bellissimo finale per lo spettacolo uno scatenato fox-trot parigino che ballerà con Tutù e manderà tutti in visibilio. Mentre la festa sta salendo di tono, arriva al castello un dispaccio nel quale si annuncia che il vecchio proprietario del maniero, il duca di Nancy, è stato reintegrato in tutti suoi ruoli e quindi anche nella proprietà del castello. Questa notizia ha l’effetto di una bomba; tutto quanto viene sospeso. Ed ecco arrivare alla notizia choc: il duca di Nancy è lì in mezzo ai festaioli, ma chi è questo misterioso duca: altra “bomba” il duca è nientemeno che il giovane Carlo, che nello stupore generale chiede solennemente la mano della donna di cui è innamorato, la soave Elena, una delle tre libellule. Tutto è bene ciò che finisce bene, come del resto è insito in tutte le operette. Bouquet diventerà il maggiordomo del duca, mentre Tutù e Carlotta, le altre due libellule, entrambe sposate, riusciranno a nascondere ai loro mariti, un certo passato con Carlo.

Anche per questa operetta le voci sono quelle di Anita Venturi, Domingo Stasi, Elisabetta Giammanco, Silvia Felisetti e Alessandro Brachetti che ne cura anche la regia. Affiancano le voci liriche nel costrutto recitativo del lavoro, gli attori Paolo La Bruna Ivano Falco, Salvo Dolce e Sergio Di Blasi; dirige l’orchestra del Teatro Franco Zappalà il M° Michele De Luca; le scenografie sono di Giovanni Vallone, i costumi di Domenica Alaimo, audio e luci sono a cura di Giovanni Russo e Francesco Di Gesù.

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