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“EnnaEuno”. Commissario liquidatore preferisce un consulente esterno alla Regione

“EnnaEuno”. Il Commissario liquidatore preferisce un consulente esterno alla Regione
di Massimo Greco


ennaeunoIl passaggio del personale dalla liquidanda società “EnnaEuno” alla nuova società di regolamentazione rifiuti, conosciuta con l’acronimo SRR, è uno dei nodi più complessi da sciogliere, tanto da provocare periodiche dimissioni dei Sindaci componenti dell’organo decisionale. La questione è oggettivamente complessa, non solo perché si discute di mantenere il più possibile gli attuali livelli occupazionali, ma perché si ripercuote inevitabilmente sul futuro modello di gestione del servizio integrato. Infatti se la nuova società d’ambito è stata concepita dal legislatore regionale come una struttura di controllo e regolazione del servizio e, come tale, sprovvista di funzioni operative, l’assorbimento del personale in carico a “EnnaEuno” dovrebbe tenere conto di questo. Se così non fosse, la SRR, in disparte l’ulteriore questione dell’eccedenza rispetto al reale costo del servizio, avrebbe un personale dipendente che dovrebbe “prestare” al nuovo ente gestore del servizio attraverso formule più compatibili con attività circensi piuttosto che con l’ordinamento giuridico.

In tale contesto, il Commissario liquidatore della società “EnnaEuno” ha sentito il bisogno nei mesi scorsi di munirsi di un parere legale, anche al fine di cautelarsi in ordine al fuoco incrociato dei contenziosi attivati da alcuni Sindaci soci e da alcuni lavoratori dipendenti. Per non parlare delle indagini in corso curate sia dalla Procura della Repubblica che dalla Procura della Corte dei Conti. Detto parere, tuttavia, non è stato richiesto all’Ufficio legislativo e legale per il tramite del competente Assessorato Reg.le all’energia e ai servizi pubblici, trattandosi di Funzionario nominato dalla Regione, ma è stato commissionato all’esterno.

Se questa decisione di ricercare all’esterno un parere legale non ci convince, avendo avuto la possibilità istituzionale di acquisirlo all’interno dell’apparato regionale e senza alcun costo per una società notoriamente indebitata, la lettura del commissionato parere legale ci ha lasciato completamente interdetti. Al quesito posto dal Commissario liquidatore in ordine all’individuazione dei lavoratori che secondo la normativa attuale hanno titolo per essere trasferiti presso la nuova SRR non viene data risposta se non implicitamente attraverso la fornitura di alcuni elenchi allegati e divisi per categorie di lavoratori in possesso dei requisiti e lavoratori sprovvisti di tali requisiti. In sostanza, per conoscere la risposta al quesito formulato bisogna leggere gli elenchi allegati.

Orbene, senza entrare nel merito giuridico delle conclusioni, le implicite conclusioni a cui perviene il consulente legale incaricato appaiono emblematiche di un modo di essere dell’ermeneutica giuridica contemporanea, che produce l’esatto contrario dello storico postulato di certezza del diritto. Un modo d’essere ascrivibile al c.d. metodo umanistico, ossia alla tesi che il diritto – in quanto scienza sociale – si sottragga ai metodi di studio propri delle scienze esatte e sia caratterizzato da ampi margini di opinabilità. Se a ciò si aggiunge che il citato parere, al netto di un’esaustiva cronistoria dei fatti e del contesto normativo, non contiene alcuna argomentazione giuridica, nè un solo riferimento giurisprudenziale (che in materia certamente non manca sia della Corte dei Conti che della Corte Costituzionale), né un solo riferimento dottrinale, il citato ambito di opinabilità si estende ancor di più.

A questo punto, anche nella qualità di contribuenti, ci incuriosisce sapere a quanto ammonta il corrispettivo che la società “EnnaEuno” dovrà liquidare, tenuto conto che trattandosi di un professionista esterno, certamente il parere non è stato reso a titolo gratuito.

Si ritiene necessario precisare che la richiesta del parere legale al professionista esterno è stata curata dal componente liquidatore Dott. Di Mauro nella qualità di Rappresentante legale, nominato dall’assemblea dei Sindaci soci della società d’ambito “EnnaEuno” e non dal Commissario Dott. Amato nominato dalla Regione. La precisazione, ancorchè necessaria per dovere d’informazione, non cambia la sostanza del ragionamento atteso che il quesito ben poteva essere commissionato dal Commissario regionale Amato che co-governa con il collegio di liquidazione, la società. A maggior ragione se, come pare, il Dott. Amato avrà un ruolo importante anche nella nuova società d’ambito SRR.

“La verità era sovrana, ma, come ogni avvocato sapeva bene, c’erano diversi modi di esprimerla”. (John Grisham)

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