Nel ‘300 esisteva la plastica?
Come fa una cuspide a reggere 600 anni senza i materiali ‘plastici ULTRALEGGERI’ degli anni duemila? Maioliche, pietra, opere cementizie arcaiche che reggono imperanti all’ignoranza dei saccenti artisti dell’oggi!
Suvvia!! Viene da ridere…o piangere? Come ‘cappero’ si fa a non considerare e vagliare il progetto che il piastrellista sta attuando nel bagnetto di casa tua? Dico…come? E perché invece è placido il disinteresse o la disattenzione (di chi?) nel controllo della cosa pubblica (vecchia! È del trecento. A chi vuoi interessi roba tanto obsoleta!!)?
Io piango. Giuro piango. Da due giorni!
Non ammetto che a casa mia si sbagli la fuga di una piastrella e sottovaluto, invece, la completa sostituzione del materiale di rivestimento della CUSPIDE DEL MIO CAMPANILE TRECENTESCO???
So che tutto è fermo, che ci siamo salvati in calcio d’angolo, che “si indaga…”. E io, illusa, che già mi vedevo svettare l’opera conica sotto il sole di questa estate, gustandomi lo spettacolo davanti ad una granita garibaldina e paesana.
Illusa, illusi!
Dina La Greca
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