AL POETA

Non invecchiare, poeta
non permettere al tuo cuore
di comprare rughe,
devi inventare altre parole
per attraversare corazze e porte chiuse.
Non invecchiare, poeta,
devi cantare ancora amore
a chi ha aride le mani
o ha disperso il suo
e non sa più raccogliere le stelle.
Non invecchiare, poeta,
devi verniciare le tue parole
dei colori del mare e del cielo
e spruzzato laddove hanno comprato
solo il grigio e il nero.
Non è ancora il tempo d’invecchiare,
poeta che miscugli le parole
come sabbia lavorata dalle onde,
che alla fine si adagia sulla riva
regalando conchiglie…
devi ricordare al mondo
che troppo è il male
e troppo è il dolore
perché troppi stanno a masticare
parole insane, come guerra e morte.
Le tue devono avere invece
il sapore della vita e devono gridare
che non paga l’odio, ma il perdono.
Non invecchiare, poeta,
devi insegnare ai sogni
la giusta strada,
devi consolare anime sole,
e strappare una lacrima o un sorriso.
Lascia che il tuo cuore
respiri sempre libero,
poeta che da solo cavalchi arcobaleni,
poi ne rubi briciole e furtivo le regali…
e sei felice.
Palma Civello
rubrica a cura di Dina La Greca