Enna. È stato dato ieri l’ultimo saluto a Lidia Longi, moglie del collega giornalista Flavio Guzzone. A stringersi intorno ai suoi familiari tanti amici, semplici conoscenti e il mondo dello sport che con lei, e grazie a lei, ha vissuto importanti successi. Tutti hanno voluto ricordare una donna dagli straordinari modi gentili, delicati e signorili.
Lo ha sottolineato nella sua omelia anche padre Angelo Lo Presti ricordando “l’impegno della nostra sorella Lidia. Qui in parrocchia (Mater Ecclesiae ndr) è stata catechista per parecchi anni e la dedizione con cui lo faceva era la stessa che dedicava agli ammalati” ricordando che la stessa aveva fondato il Tribunale per i diritti del malato.
A nonna Lidia è giunto anche il pensiero della nipote Giuliana che ne ha riconosciuto “l’amore e l’altruismo” e ricordato che la malattia “ti ha tolto tutti i ricordi, ma mai toglierà il ricordo di te. In ogni piccolo gesto ci sarai tu e i valori che ci hai trasmesso” ha detto la giovane prima di abbracciare nonno Flavio. A lui padre Lo Presti ha rivolto un pensiero dicendo che “dobbiamo prendere esempio anche da chi dedica la propria vita a queste persone”.
Parole emozionanti così come quando padre Lo Presti ricordando ancora Lidia Longi si è detto “colpito dal legame che ha avuto fino all’ultimo con il Signore. Lei non parlava più, lo ha fatto solo con le preghiere, ricordo che prima di Natale ha recitato il Padre nostro ed evidentemente c’era qualcosa dentro”.
Ed è proprio questa l’immagine che resterà impressa in chi l’ha conosciuta, la visione di una donna d’animo buono che ha lasciato un insegnamento a chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarla almeno una volta in vita.
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