Nel contesto della prima grana politica del Governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci, in cui si è registrata la clamorosa dimissione del neo Assessore all’Energia e ai Rifiuti Figuccia, non è sfuggita la dichiarazione dello stesso Musumeci di volere affrontare l’urgente problema della gestione dei rifiuti in Sicilia anche attraverso il coinvolgimento delle soppresse Province regionali.
Ne parliamo con Massimo Greco.
Sulle Province Musumeci sembra fare sul serio…
Non sarebbe una novità, perché Musumeci non solo si è sempre opposto al pasticcio legislativo voluto da Crocetta e spalleggiato dal M5S ma conosce come pochi dei presenti all’ARS le potenzialità istituzionali di questo ente intermedio, essendo stato Presidente della Provincia di Catania. L’ipotesi di attribuire l’esercizio delle funzioni amministrative relative alla gestione del ciclo dei rifiuti agli attuali Liberi consorzi comunali, ancorchè di difficile praticabilità, è saggia e andrebbe sostenuta.
Una siffatta riforma darebbe ossigeno alle moribonde Province…
Tutte le gestioni dei servizi integrati a rilevanza economica andrebbero affidate agli enti intermedi per almeno due fondamentali motivi. Il primo perché sono servizi le cui gestioni ottimali si ottengono in bacini territoriali sovra comunali e comunque non inferiori a quelli degli attuali Liberi consorzi comunali. Il secondo perché l’uso di strumenti privatistici (società d’ambito e società di regolamentazione dei rifiuti) per l’esercizio delle sole funzioni di regolazione dei servizi non ha alcun vantaggio, anzi presenta solo inconvenienti come è ormai dimostrato nella pratica quotidiana. Che senso ha creare una struttura non istituzionale che ha il solo compito di vigilare su un servizio che comunque deve essere affidato all’ente gestore?
Quindi anche le gestioni delle risorse idriche potrebbero essere affidate alle Province…
Certamente, anzi, visto ciò che rimane di una riforma del settore quasi del tutto mutilata dalla Corte costituzionale, sarebbe cosa buona e giusta sostituire le nuove Autorità d’ambito costituite dalle geniali assemblee territoriali idriche con gli attuali Liberi consorzi comunali. Sarebbe molto più facile rispetto al settore rifiuti.
Perchè?
Perchè nel settore dei rifiuti si sta consolidando sempre più lo scandalo legalizzato della polverizzazione delle gestioni. I Sindaci, che stanno ri-gustando la gestione autonoma del servizio anche per il tramite di discutibilissime gestioni in house, si metterebbero di traverso rispetto ad una riforma che toglierebbe nuovamente ai Comuni il governo di questo fondamentale settore.
E quindi?
Quindi occorre grande competenza e grande autorevolezza che certamente riconosco in capo al Presidente Musumeci. Ma le leggi non le approva il Governo regionale ma l’ARS….!!!!