La provincia di Enna è al 50° posto nella classifica della felicità delle 110 province

Alla classifica annuale della qualità della vita delle 110 province se ne aggiunge un’altra, quella della felicità da quando, nel 2012, l’Onu ha istituito la Giornata internazionale della felicità che si è celebrata il 20 marzo. In questa classifica della felicità la provincia di Enna occupa il 50° posto con il valore di iHappy pari a 54,8. La scala della felicità va da 0 (tristezza massima) a 100 (felicità massima). Misurare la felicità non è facile. Il gruppo di ricerca Voices from the Blogs, costituito da docenti dell’Università Statale di Milano, c’è riuscito analizzando i post sui Twitter pubblicati dagli utenti italiani. Attraverso tecniche statistiche molto sofisticate è possibile avere un’idea molto precisa delle emozioni degli utilizzatori del social network analizzando parole e fotografie che postano in questi social media. Da che cosa dipende lo stato d’animo degli ennesi, che è a metà strada tra la felicità massima e la tristezza massima? La felicità cresce in tandem con la popolazione. Sono 169 mila e 800 gli abitanti della provincia di Enna. E’ una popolazione in lento declino, che neppure i 3 mila e 600 stranieri riescono a contenere. La diminuzione di popolazione è fonte di tristezza. A rallegrare gli ennesi sono quei 4 mila e 900 spettacoli, manifestazioni culturali, gare sportive (i campionati di calcio dalla 3^ categoria alla Serie D in maniera particolare) ed eventi folcloristici che si svolgono, durante l’anno, in tutti e 20 i comuni della provincia. La felicità è influenzata da molti fattori. Porta buonumore, ad esempio, la squadra di calcio che vince. Se, oltre a vincere, guida anche la classifica del campionato in cui milita, la squadra porta all’apice il buonumore della città. La qualità della cultura e del tempo libero che una città offre ai suoi cittadini innalza il valore dell’indice iHappy che misura la loro felicità. Ma quando confrontano il loro stipendio medio annuo di 25 mila euro con quelli degli abitanti delle altre province, in particolare con quegli stipendi che si aggirano attorno ai 30 mila euro delle province del centro e nord Italia, gli ennesi passano dal buonumore alla malinconia. Certo, ad Agrigento, che occupa il 100° posto nella classifica della felicità, lo stipendio medio è di 23 mila e 872 euro l’anno, a Crotone è di 23 mila euro e 825, ma questo non consola gli ennesi.

Silvano Privitera