“L’umanità è morta”. Assad ha bombardato il villaggio di Khan Shaykhun con ordigni chimici uccidendo più di 70 persone, tra cui 20 bambini. La NATO, per tutta risposta, ha permesso che si bombardassero i siti chimici siriani rischiando di moltiplicare all’infinito i danni collaterali in Siria e non solo. I danni collaterali però, e per fortuna, non ci sono stati e dunque o i siti chimici non sono stati bombardati o non ci hanno detto tutta la verità, che in guerra è la prima a morire.
Che pensare?
Le perplessità sono molte e tante riguardano le fonti fotografiche, anche quelle dei bambini intossicati. E mentre l’Italia in attesa invoca la giusta punizione, i tecnici dell’Opac provvedono alla verifica del bombardamento.
Aspe’, aspè’, la sceneggiata dell’attacco, concordato preventivamente fra USA e Russia, sarebbe dunque un dèjà vu della provetta anti Saddam? In Siria comunque i morti abbondano già da sette anni e otto milioni di siriani hanno lasciato “casa loro” approdando anche in Turchia, dove Erdogan li ospita in lager di cui l’occidente preferisce non sapere. Noi preferiamo dare i soldi a Erdogan per tenersi i profughi e Erdogan collabora alla “produzione” di profughi, anche siriani, coi soldi nostri e poi ci fa la cortesia di temersi migliaia di straccioni che noi vogliamo aiutare, ma a casa loro. Meglio le fake news che una verità così assurda.
Gabriella Grasso
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