L’Africa è un continente ricco di vita e di risorse, ma ha anche moltissimi problemi sociali, connessi soprattutto alla povertà ed alla instabilità economica e politica.
A fare le spese di questa situazione spesso deplorevole sono soprattutto i più deboli ed indifesi, come i bambini. Il dossier di ActionAid sui Bambini nel Sud del mondo racconta, attraverso dati e immagini, di quei diritti negati ai bambini da una situazione di sottosviluppo e di come, nonostante le condizioni attuali, sia possibile nel proprio piccolo aiutarli attraverso l’adozione a distanza.
Una situazione drammatica che non ci può più vedere indifferenti. Il dossier ActionAid 2018 getta la luce su una situazione molto grave: milioni di bambini nel mondo, soprattutto in Africa, sono sottopeso e non ricevono un’alimentazione adeguata. In alcuni casi passano giorni senza mangiare, perché le loro famiglie sono troppo povere, o perché sono orfani ed abbandonati a loro stessi.
Nascere in Africa, come illustra chiaramente il dossier, può essere una maledizione se si è poveri. Ed essere bambini poveri significa, se si riesce ad arrivare alla maggiore età, che si dovrà lottare per la vita e per la salute.
I problemi principali che attanagliano i minori nel mondo sono quelli della mancanza di alimentazione adeguata, della carenza di strutture sanitarie e cure e dell’analfabetismo.
I diritti principali dei bambini, quelli ad avere una famiglia, il diritto alla salute ed all’istruzione, sono spesso e volentieri negati.
La carenza di ospedali o il fatto che le cure siano molto costose spinge molti genitori ad ignorare o sottovalutare i problemi sanitari dei figli: non solo, ma la diffusione di malattie che in Occidente sono quasi sconfitte, come la Tbc o la malaria, è ancora molto alta.
La povertà è connessa all’ignoranza, che condiziona in modo talora irreparabile il futuro di questi bambini che non potranno cercare lavori qualificati e dare una svolta alla loro vita.
Così 800 milioni di persone nel mondo sono analfabete, e quasi 300 milioni sono bambini che non sanno neppure leggere e scrivere. Uno stato di ignoranza che non consente loro di essere preparati alla vita, al futuro, e di essere una speranza per la loro società.
Combattere questa situazione è possibile anche a distanza, da casa propria, per mezzo di un piccolo gesto. Se ciascuno facesse un gesto sostenibile e piccolo per combattere concretamente questi problemi, il mondo potrebbe davvero fare un passo avanti nella soluzione di questioni come la fame, la mancanza di salute e l’analfabetismo.
Per sostenere un bambino nella sua crescita, per assicurare che abbia dei pasti tutti i giorni, che vada a scuola e che la sua salute sia curata, è sufficiente l’adozione a distanza: un piccolo contributo per noi, un modo per cambiare la vita di un bambino senza estrapolato dalla comunità dove vive.