Ogni tanto dobbiamo fare qualche rettifica. Ma qua siamo felici e contenti (meglio delle favole) di poterlo fare. Perché, finalmente, dopo eoni ed eoni ed eoni ed eoni, ora la Lega ha fatto ammenda. Ora la Lega ha deciso di rappresentare veramente anche il Sud. Ora Alberto da Giussano e il suo spadone è sparito. Il nuovo simbolo, per accontentare tutti, è quella “du zio Ciccio” che inforca, nella sua prode gaiezza, uno spiedino. Perché da Nord a Sud, quando si tratta di mangiare, siamo tutti d’accordo. È il cibo un ottimo mezzo di propaganda per poter lanciare messaggi subliminali. Ed ecco qui un bel “capitano mio capitano” (che, prossimamente, ha promesso di chiamarsi “capitone mio capitone”), azzannare fiero, con occhio gaudente e papille gustative in festa, un prodotto delle migliori pasticcerie siciliane, ovvero un bel cannolo. Basta più vile cassoeula. Basta più la nordica polenta gialla che potrebbe rasentare il colore di immigrati cinesi clandestini. Nella difesa del made in Italy, nella lotta de “Prima gli Italiani”, ogni buon leghista da ora in avanti dovrà far colazione, così comanderà il partito, con numero due cannoli a colazione, spuntino ricreativo con mezzo cannolo (l’altro mezzo nello spuntino pomeridiano), e un q.b. (così si scriverà) di cannoli a pranzo e a cena. Per forgiare il nuovo popolo Italiano pronto e coraggioso ad affrontare gli assilli della perfida Albione pantofolaia e la Merkel con i suoi wurstel e Krauti.
È ovviamente un’apertura atta al far passare in secondo piano l’attacco politico-massonico-mafioso-afroclandestino e di tutti quelli a cui è stata promessa che la “pacchia è finita” che, nel segreto delle loro stanze, mangiando bambini e sentendo solo musica contaminata, hanno perpetrato ai danni della Lega. Ma tutto il popolo sovrano elettore vorrà comunque sapere dove sono finiti i tanti agognati milioni che Bossi aveva promesso di versare come mantenimento a quelli del Meridione (intendendo come Meridione gli abitanti di Bergamo Bassa). Ebbene, noi abbiamo uno scoop! I milioni in questione sono stati impiegati per la creazione di una nuova compagnia di Crociere… ovvero la MSC (Matteo Salvini Crociere). Disponendo di un parterre di navi pronti ad esaudire tutti i votri comfort, la Matteo Salvini Crociere promette un tour a tempo indeterminato e senza la legge Fornero attraverso le più suggestive località del Mediterraneo. Il programma tipo della crociera è il seguente: partenza dalla Libia attraverso il servizio offerto (compreso nel prezzo assieme ad una batteria di pentole per le prime cento telefonate) da gommoni di fortuna, per vivere un’esperienza unica e sentirsi come Robinson Crusue. Pescaggio da una nave della compagnia, che vengono chiamate “ONG battente bandiera non italiana”, e (non) attracco nelle migliori località: da Malta alla Sicilia, fino in Spagna, passando tra un “vomitevole” detto dalla Francia e una schiera di sindaci che si azzuffano per far passare la nave nella propria terra (tranne il sindaco dell’Isola del Giglio, quel servizio è offerto solo se si sceglie l’opzione “Schettino deluxe”). Affrettatevi, posti (il)limitati, tanto prima o poi, a furia di stare a mare, qualcuno ci prende gusto e decide di dormire con i pesci e solo il televoto da casa, nel programma condotto dalla Isoardi, deciderà chi potrà attraccare e diventare il nuovo campione de “Chi vuol essere clandestino”. Che aspettate allora? Prenotate il vostro indimenticabile viaggio nella Matteo Salvini Crociere, che non vende sogni, ma solide realtà (noi ce l’abbiamo duro è pur sempre un suo slogan).
Alain Calò editorialista ViviEnna
foto by: Gianfalco e DagoSpia
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